Giù il cappello alla Reggina. Per fortuna che erano in difficoltà, che erano “bolliti” che era l’occasione giusta per riaprire il campionato. Hanno fatto la partita che ti saresti aspettato dalle Fere: aggressiva, intensa, con sprazzi di qualità e giocate non rischiando nulla.
Hanno meritato di vincere e la Ternana, purtroppo, ha dimostrato che ancora dalla Reggina ha da imparare. Purtroppo la squadra ha steccato la partita che avrebbe potuto rilanciarla, sicuramente la più importante della regular season.
Avessimo vinto la partita, sarebbero diventate importanti anche le altre, ma così invece saranno un allenamento mentale per prepararsi ai playoff.
La Reggina ha voluto giocare con le sue armi e la Ternana non è riuscita a trovale contromisure. Non è riuscita a fermarla né tantomeno a replicare. Ha provato ad un certo punto a giocarsela con le stesse armi: il lancio lungo. Ma è mancata l’intensità, la rabbia, la voglia. I giocatori della Reggina erano sempre in raddoppio sui nostri, addirittura il pressing iniziava nella nostra metà campo. E metteva in difficoltà giocatori sempre molto lucidi come Mammarella e Palumbo. La Ternana faceva fatica a costruire e quando il pallone faticosamente arrivava avanti non riusciva a trovare lo spazio giusto per infilarsi. Sembrava un muri di gomma, una sorta di maledizione. Guarna la Ternana non l’ha mai visto, non ha mai messo in difficoltà l’avversario, non ha mai (o quasi) creato i presupposti per poter mettere sotto la Reggina.
Toscano ha parlato di secondo tempo sporco, aggiungendo che si è sporcata, la sua squadra, maglietta e mani. Ecco qui sta la differenza. La Ternana ha sporcato la maglietta. Ma contro chi ci mette tutto, non basta.
Non basta se vuoi vincere, se vuoi riaprire il campionato, se vuoi arrivare primo.
Ora ci sono i playoff da affrontare e questo tipo di mentalità in partite da dentro o fuori devi assolutamente prenderla. Anche perché finora con le “grandi” alla Ternana non e andata bene.
Ecco perché bisogna cambiare marcia e concentrarsi sui playoff. Sarà difficilissimo, forse ancor di più che vincere il campionato. Ma non puoi non crederci, non puoi non puntarci. Costruiti per vincere, condannati a vincere. Almeno ci devi provare, sempre. Poi se gli altri sono più bravi giù il cappello, come per la Reggina stasera. Che ha dimostrato il carattere dei primi in classifica.
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