Ternana ora sei salva, ma per favore non perdere tempo…

Ora è arrivata anche l’aritmetica. Quando tutti pensavano che le Fere dovessero fare la vittima sacrificale di un Cesena lanciato verso i playoff. Quando tutti dopo l’erroraccio di Santacroce e Gonzalez hanno detto “ecco ci siamo di nuovo”. Invece la Ternana ancora una volta ha reagito. Non si è lasciata mettere sotto e ha ribattuto colpo su colpo alla squadra di Drago che è vero che le sue occasioni le ha avute ma è anche vero che le ha subite.
Merito di Breda che ha inculcato nei ragazzi lo spirito giusto. Merito suo questo punto e questa salvezza. È stato chiamato a un doppio lavoro Breda: intanto ha preso una squadra che dopo 5 giornate aveva fatto un punto e si è salvato a tre giornate dalla fine. La Ternana ha raggiunto l’obiettivo minimo “regalando” 8 giornate agli avversari. Ma quelle 5 giornate non erano normali: si veniva dalle dimissioni di Toscano, un gesto più unico che raro nel mondo del calcio che poteva avere delle conseguenze devastanti perché queste dimissioni arrivavano da chi era stato fortemente voluto dalla proprietà e che con la proprietà non riusciva più a parlare. Acri prima e Breda poi hanno cercato di compattare l’ambiente, di distrarre la città dall’evento dell’anno e l’hanno condotta ai limiti della zona playoff. Poi Acri è stato mandato via: e così Breda (al netto della presenza di Siviglia, che però ha un ruolo diverso) ha dovuto fare un compito doppio. Allenatore e dirigente. Non semplice in un ambiente turbolento come quello rossoverde di quest’anno con un presidente che non interveniva più, con Masi messo fuori lista senza motivo e con la gestione ordinaria da portare avanti.
Ci aspettiamo un grazie a Breda che è vero che ha fatto il suo lavoro, ma l’ha fatto bene. E noi lo ringraziamo eccome. Lui e Acri che hanno costruito un gruppo che è andato oltre ogni limite (come ha ricordato lo stesso allenatore anche a Sky). 
Ora che i ringraziamenti sono stati fatti (almeno da parte nostra) e che è stata raggiunta la salvezza però non perdiamo tempo. La Ternana è salva. Ora bisogna programmare. Chi sarà il prossimo allenatore? Ancora Breda o no? Vecchi? Inzaghi? Padalino? E il direttore sportivo? Larini? O ci sono altre idee? E il presidente rimane Simone o ci sarà un avvicendamento con Emanuele?
Da qui bisogna ripartire. Fare subito chiarezza, altrimenti sarà la solita stagione di promesse, di speranze mal riposte. Ci si riempe tanto la bocca con la parola programmazione. Bene ora è arrivato il momento di metterla in pratica. Dimostrare a Terni e ai tifosi della Ternana che c’è un disegno vero dietro una direzione che quest’anno (non solo a dire il vero) non abbiamo capito.
La serie B è un grande palcoscenico. Ma non dura per sempre e basta un piccolo errore per salutarlo. Basta chiedere al Livorno. Perciò per favore, non giochiamo più: cominciamo ad essere adulti e a programmare seriamente.
Approfittiamo del vantaggio senza sprecarlo…