Due vittorie consecutive creano inevitabilmente entusiasmo. Un bene, ci mancherebbe. Anche perché il secondo successo, quello di Novara, è maturato in una situazione di estrema difficoltà per la Ternana che si è ritrovata senza l’unico difensore esterno mancino in organico (Vitale) quindi con Valjent chiamato a giocare in un ruolo non suo e per giunta senza avere in panchina alternative alla difesa. Ma i due successi si aggiungono ad un inizio del girone di ritorno estremamente importante. Nel girone d’andata la Ternana aveva messo insieme un solo punto nelle prime cinque uscite e con Breda in panchina, alla sesta, aveva vinto la sua prima gara proprio contro il Novara. Nel ritorno i punti conquistati sono diventati dodici, il ritmo è di due punti per partita e quello di Novara è stato il primo successo esterno per una squadra che nelle ultime sei partite interne ha ottenuto cinque vittorie e un pareggio.
Un trend importante, una crescita evidente. Quella giusta per ricreare quel pizzico di entusiasmo indispensabile per sostenere una squadra che con prestazioni come quella di Novara, sa anche trascinare i propri tifosi perché aggiunge alcune punte di qualità assoluta (il gol di Falletti) a momenti di agonismo straordinario, di dedizione totale alla causa (Coppola per citarne uno), in assoluto di compattezza formidabile. Ma la Ternana che cresce non è certo la migliore squadra del campionato. Aveva qualche carenza strutturale che non ha ancora risolto. Ma dalla sua ha una gran voglia di fare bene e quell’unità d’intenti che si è creata intorno al tecnico e al suo staff, che nelle fasi cruciali della stagione potrebbero diventare fondamentali.
Guai però a perdere di vista l’obiettivo primario, guai pensare di essere diventati i più bravi. Guai insomma a staccare per un solo istante i piedi da terra perché questo è un campionato che non perdona. Due errori consecutivi e sei nei guai proprio come un’altra vittoria, la terza di fila, farebbe compiere un ulteriore balzo in avanti alla Ternana che potrebbe preparare così la doppia trasferta di Bari e Perugia. Un trittico quindi che avrà un peso enorme sull’esito della stagione perché propone avversari importanti, tutti con in testa l’idea della serie A. In aggiunta il derby di ritorno che tutti aspettano con ansia anche perché c’è da riscattare quello sfortunato dell’andata.
Fase cruciale quindi sia per i punti e la classifica che per la passione che questa squadra potrebbe fare esplodere in una tifoseria che dà la sensazione di non aspettare altro che la miccia giusta per tornare ad accendersi come nei suoi momenti migliori. O quasi.
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