La terza sconfitta della gestione Liverani rischia di pesare sul cammino della Ternana verso la salvezza. A Brescia i rossoverdi lasciano sul campo punti buoni alla luce dei risultati delle dirette concorrenti. Oggi però ci ha messo lo zampino anche la terna arbitrale: due gol annullati per fuorigioco, di cui uno solo sembra corretto e un fallo di mano netto non ravvisato in area di rigore del Brescia dal quale poi è nata l’azione del 2-1. Tre episodi che pesano eccome sull’esito finale del match.

Per la prima volta, da quando c’è Liverani in panchina, l’approccio alla partita non è stato buono. Subito il gol i rossoverdi hanno impiegato altri 4 minuti per costruire la prima azione palla a terra e guarda caso c’è scappato subito il gol del pareggio. Ma poi alla squadra è mancata rabbia e carica agonistica adeguate per affondare una squadra alla portata. La Ternana stavolta ha giochicchiato per un tempo e nel secondo, pur dominando, ha creato occasioni solo su azioni da palla inattiva e incassato la ripartenza decisiva. A proposito di occasioni da gol, l’assenza di Avenatti si è fatta sentire. Pur non giocando sempre bene è diventato un punto di riferimento per la squadra e soprattutto per i compagni di reparto: il primo a risentire della sua assenza è stato proprio Palombi, per una volta non brillantissimo. Monachello, chiamato a sostituire Avenatti, al di la dell’assist per Defendi non ha saputo entrare nella partita, esserne protagonista com’era lecito aspettarsi. 

Resta la sconfitta e la classifica che si complica. La Ternana resta a 39. Il Vicenza è salito a 41, il Brescia è volato a 32 e il Trapani con 41 deve ancora giocare. Ancora nulla è perduto, il pari non avrebbe cambiato tanto le cose anche se il Brescia sarebbe rimasto a portata di mano. Oggi è certo che la corsa alla salvezza si fa più complicata ma non impossibile.