Ternana segui l’esempio delle donne in rossoverde

Massimo Laureti
La Ternana Women è salita in serie A, prima in Umbria come nel 1972 la squadra di Viciani. A volte penso di essere stato anche fortunato nella mia attività giornalistica. Ho assistito al trionfo della Ternana di Viciani nel 1972 da tifoso che cominciava a dilettarsi con la scrittura tanto che, nel 1974, dalle colonne di Paese Sera, ho raccontato le gesta della Ternana di Riccomini tornata nella massima serie, ieri ho assistito, coinvolto anche emotivamente, al trionfo della Ternana Women, salita anch’essa nella massima categoria. Ternana uomini ed ora donne, prime in Umbria a salire in serie A.
Certo, in mezzo oltre ad altre promozioni in C2, C1, in B ho vissuto qualche retrocessione e un paio di fallimenti. Ma, come si dice, tutto fa parte del gioco, di un gioco splendido qual è il calcio, capace di coinvolgere intere città com’è successo spesso anche a Terni. Però a questo 2025 ho chiesto ancora un paio di gioie che immagino siano anche quelle di ogni tifoso, di ogni ternano: il ritorno della squadra tra i cadetti e la demolizione del primo pezzo del Liberati.
A ben vedere non manca tantissimo al coronamento di questo sogno che per metà è meramente sportivo ma che per l’altra metà riguarda la crescita della città con un impianto moderno, la rigenerazione urbano di un grande stralcio dell’area che cinquant’anni fa era considerata periferia ma che oggi è a tutti gli effetti parte integrante del centro tanto che il Liberati è già facile da raggiungere a piedi e ancora lo sarà quanto l’idea di Città dello Sport sarà completata.
Cosa manca? Da un lato il successo sportivo con la Ternana che, mancata la promozione diretta (applausi convinti al’Entella promossa) deve blindare il secondo posto già domani contro la Pianese (manca un punto!) per poi cercare il colpo ai play off. Dall’altra serve completare gli ultimi adempimenti burocratici per fare si che le ruspe entrino in azione tirando giù i primi pezzi di uno stadio che resterà nei nostri cuori (come il viale Brin) perché è stato teatro della sere A.

Da Capuano e soci mi attendo un colpo di reni, il guizzo per tornare ad essere quelli che erano
Un punto contro la Pianese per chiudere il discorso con la Torres e garantirsi il secondo posto che consentirebbe alla Ternana di entrare in ballo nel secondo turno dei quarti di finale play off il 18 maggio, quando la folta pattuglia delle pretendenti ala promozione avrà già subito una consistente potatura. Serve ritrovare lo spirito giusto, quel guizzo, quella giocata che da sola è capace di liberare la mente dai brutti pensieri e di ricaricare le pile per affrontare al meglio i play off.
Compito non facile, per carità, ma di sicuro alla portata di una squadra che è stata grande protagonista per quasi tutta la stagione, che ha subito una flessione ma che, a detta del tecnico, Fabio Liverani, si sta ritrovando, tanto da fargli esprimere certezza assoluta sulla prestazione positiva dei suoi ragazzi. Crediamo in Liverani, in Capuano e soci, aspettiamo conferme dal campo con grande ottimismo e rinnovata fiducia.

Stadio clinica che passione ! Ma il traguardo è vicino
E veniamo allo stadio. Entro i primi di maggio il Comune darà il proprio ok alla documentazione presentata dalla Ternana e si andrà alla firma della convenzione. Novanta giorni dalla firma il termine fissato per presentare i progetti esecutivi. Qui le strade dello stadio e della clinica potrebbero anche dividersi perché da un lato c’è un intervento pubblico (stadio) dall’altra ce n’è uno privato. Fermo restando che le due opere restano legate da una legge. La clinica sostiene lo stadio con 14 milioni: questa l’intesa tra Ternana Women e Ternana calcio.
Fatta una semplice somma è evidente che la prima picconata al Liberati verrà assestata in autunno, forse a settembre o a inizio ottobre, poco cambia. Si comincerà dalla tribuna A o dall’altra parte? Su questo stanno ragionando la Ternana e i tecnici. Di mezzo c’è una piastra commerciale che, come nel caso del palazzo dello Sport, sosterrà parte dell’investimento. Poi ci saranno ragionamenti sulla possibilità di accedere ai finanziamenti agevolati appena definiti dal Governo, di coinvolgere investitori. Dettagli di non poco conto ma siamo davvero sulla retta d’arrivo. E questa è più di una sensazione. Così il 2025 avrà un motivo in più per essere ricordato.