Stavolta c’è poco da girarci intorno, il pareggio con il Rimini è deludente, costa due punti pesanti alla Ternana che mantiene il ritmo dell’Entella ma vede allungare il Pescara: un autogol in avvio poi due rigori e la capolista va veloce.
Quindi turno negativo per i rossoverdi che hanno sbagliato nel finale di una partita comunque non particolarmente brillante. La discussione questa volta si è concentrata principalmente sui cambi operati da Abate, criticato a sua volta. Fuori Cianci e Cicerelli la squadra si è abbassata ma, a nostro avviso, più che perdere in avanti ha perso in mezzo anche con l’uscita di De Boer. Perché à lì in mezzo che si annidano i problemi maggiori della squadra. Problemi legati principalmente agli infortuni, ad una rosa corta, riconosciuta tale per la prima volta anche dal tecnico che, senza giri di parole, ha detto chiaro e tondo di aspettarsi aggiustamenti in sede di mercato invernale.
Senza Damiani, con Corradini acciaccato c’era da far riprendere confidenza con il campo ad Aloi, altro infortunato di lungo corso. Ma, sarà un caso, con Romeo che in avvio di secondo tempo ha aggiunto un po’ di sprint e Aloi al rientro, la squadra si è abbassata lasciando campo al Rimini che non è stato pericoloso ma ha sfruttato l’occasione che la Ternana gli ha confezionato. La squadra più vicina alla propria area di rigore non ha rischiato ma non ha più trovato la forza per ripartire perché uno come Cicerelli, con la condizione che si ritrova, è difficile da rimpiazzare e Cianci con la sua fisicità, anche quando non rende al massimo è sempre un tipo che genera apprensione negli avversari.
Quindi, morale della favola, rosa un po’ corta causa infortuni ma anche da rendere più equilibrata perché la differenza tra titolari e riserve (termine quest’ultimo che tutti aborrono ma che rende meglio l’idea) resta evidente. Per questo i più hanno pensato che sarebbe stato meglio tenere in campo i titolari per qualche minuto in più senza sapere che Cicerelli e Cianci erano allo stremo e, almeno così sembra, avevano chiesto il cambio.
Ultima considerazione sul gioco della squadra. Bene il palleggio rapido per cercare l’imbucata ma il gol è arrivato su un lungo rilancio di Vannucchi. Quindi trovare qualche soluzione alternativa sarà fondamentale perché gli avversari ormai conoscono la Ternana come Abate conosce le altre squadre.
Però il campionato va avanti a ritmo serrato e la Ternana che resta in serie positiva dalla seconda giornata è comunque una realtà importante che ha buone carte da giocarsi fino in fondo. Ora però dovrà stringere i denti, sopperire con il carattere, la compattezza a qualche crepa che si è aperta nell’organico, a qualche momento di defaillance. E dovrà soprattutto evitare di commettere leggerezze, errori, come quelli che hanno generato il pareggio del Rimini. Perché vincere con il minimo scarto una partita non brillantissima vale comunque tre punti e, soprattutto, serve a consolidare il morale, a renderti ancor più consapevole della propria forza.
Abate ha parlato di “cazzimme”. Giusto perché in qualsiasi sport o anche in qualsiasi attività della vita resta componente indispensabile per fare strada.
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