Ternana, tre buoni motivi (fra tanti) per vincere a Varese
Nato a Spoleto nel 1977, è giornalista professionista dal 2002. Vicecaposervizio dello Sport e della Cronaca a L’Unità, attualmente in attesa di riaverla in edicola
Tre punti, ma non solo. Ci sono decine di buoni motivi per vincere a Varese, lo sa Tesser, lo sanno i giocatori rossoverdi e lo sa anche il pubblico. Fra tutti, però, ce ne sono tre che forse hanno un peso specifico maggiore e un unico comun denominatore: fare un passo in più verso la salvezza.
Innanzitutto la classifica: battere il Varese, che assieme a Cittadella e Latina langue in fondo alla classifica, permetterebbe di allungare a 9 punti la distanza con le ultime. Un balzo in avanti che in un campionato così “compatto” (escluso il Carpi fuggitivo tutte le altre sono racchiuse in 12 lunghezze, dalle seconde alle ultime) permetterebbe di mettere ossigeno fresco fra la Ternana e la zona che scotta. Una situazione che in estate neanche i più ottimisti avrebbero potuto pronosticare.
E ancora: con 25 punti conquistati nelle prime venti giornate, la Ternana ha già fatto segnare il proprio record dal momento del ritorno in serie B, tre lunghezze in più di quanto non fosse riuscito a Domenico Toscano nelle due precedenti stagioni (l’anno scorso la fine del girone di andata, con la vittoria sulla Reggina, segnò l’esonero del tecnico calabrese). Doppiare la boa di metà campionato a quota 28, infatti, significherebbe avere già 3 punti di vantaggio su una ipotetica media che varrebbe a fine stagione a quota 50, soglia che storicamente significa salvezza tranquilla al riparo dal rischio play out.
E poi gli scontri diretti: ad oggi la Ternana vanta un ottimo ruolino di marcia nelle partite giocate contro le rivali più pericolose nella corsa per la salvezza. Badando soltanto alle squadre che occupano posizioni peggiori rispetto alle Fere, gli uomini di Tesser hanno vinto a Bari (0-1) e Crotone (2-0) e battuto in casa il Catania (1-0), mentre hanno pareggiato a Brescia (0-0) e a Latina (1-1) e sono state fermate sul pari casalingo dal Cittadella (1-1). Unica sconfitta contro una rivale diretta, quindi, resta quella di Chiavari nel recupero contro la Virtus Entella (2-1). Una combinazione di risultati che, nel rischio di un arrivo in volata al termine del campionato, potrebbe costituire un buon vantaggio per i rossoverdi.
Ma vincere a Varese, infine, significherebbe chiudere nel migliore dei modi il 2014 iniziato con la tristezza dell’esonero di Toscano, indimenticabile per tutti i tifosi rossoverdi, e proseguito con il progressivo innamoramento del pubblico nei confronti di Attilio Tesser. Formidabile il suo primo anno a Terni, con una salvezza conquistata con un girone di ritorno stellare e proseguito con una prima metà di campionato, quello attuale, ben al di sopra delle aspettative di tutti dopo le vacche magre del mercato estivo e la partenza del bomber Antenucci. L’entusiasmo dei tifosi e la rinnovata fiducia nel gruppo che proprio Tesser ha saputo plasmare sono per gran parte merito suo. E se per Natale la Ternana aveva portato in dono a tutti la vittoria contro il Modena, niente di meglio dei tre punti a Varese per chiudere il girone di andata, regalarsi un sereno veglione di fine anno e iniziare a ricaricare le pile durante la pausa in vista del forcing del ritorno. Se lo merita Tesser, se lo meritano i suoi ragazzi e se lo meritano anche i tifosi.
Speriamo riesca a meritarselo anche la società, che nel mercato di riparazione sarà chiamata a mettere riparo agli errori commessi in estate. Le esigenze di questa squadra sono sotto gli occhi di tutti, a volerle vedere. Gli alibi, invece, sono finiti.