Ternana, tre partite per conoscere il proprio futuro

Ternana, tre partite per conoscere il proprio futuro

Un cammino ad ostacoli quello che si trova ad affrontare la Ternana: partita dopo partita, i rossoverdi si dimostrano all’altezza della situazione, lottano alla pari con squadra allestite con uno sforzo maggiore sul piano economico  però, purtroppo, la classifica è quella che è. 

Penultimo posto in graduatoria e le possibilità di una posizione migliore gettate al vento ingenuamente più di una volta.

Senza andare troppo lontano il derby interno con il Perugia e la partita esterna di Pescara, costate complessivamente 4 punti, stanno facendo la differenza e, purtroppo quei minuti di recupero costringono i rossoverdi a stringere i denti, creando ansia e preoccupazione tra i tifosi. Si, perché la classifica della scorsa stagione, e sappiamo tutti quanto sa stato difficile raggiungere la salvezza in extremis, a questo punto del campionato era di 2 punti migliore anche se negli ultimi tre turni, poi, la squadra rossoverde era riuscita a perdere tre incontri consecutivi con Vicenza in casa, a Ferrara con la Spal in trasferta e poi, ancora in casa, con l’Ascoli. 

Insomma di occasioni, le ultime tre giornate dell’andata,  per far meglio ci sono, ma certo non si possono commettere quegli errori che hanno permesso al Perugia e al Pescara di strappare un punto ciascuna per una gestione non certo ottimale.

Prendiamo in considerazione solo quei due di pareggi perché quello di venerdì contro il Parma ha un altro sapore perché maturato in virtù di un tempo per parte anche se la Ternana, soprattutto nel secondo tempo, ha cercato con più insistenza di fare sua la partita. 

E’ piaciuta la squadra rossoverde dal 35° minuto del primo tempo in poi; prima era sembrata timorosa, bloccata mentalmente, ma crediamo fosse naturale per una squadra che ha l’acqua alla gola e che era reduce da due pareggi conseguiti dagli avversari in pieno recupero.

Si è imputato la colpa di tutto ciò alla formazione sbagliata con l’inserimento dal primo minuto di Bombagi, giocatore sul quale Pochesci fa affidamento definendolo come “ il primo acquisto di gennaio “. Il nostro parere, per quello che può contare, è che Bombagi non abbia brillato nei minuti in cui è stato in campo, ma crediamo anche che imputare alla presenza del numero 34 quei brutti 35 minuti sia eccessivo, esagerato.

Ci sta che una squadra come il Parma con la organizzazione e con il suo organico crei difficoltà ad una Ternana alle prese anche psicologicamente con le sue difficoltà di classifica ma non di gioco, ma crediamo che sia stata di contro importante la reazione della squadra, la sua voglia di far risultato che alla fine con la sua “ tigna “ ha conseguito.

Quella tigna e quella voglia di invertire una situazione pericolosa di classifica che deve continuare a tirar fuori in queste tre partite importantissime per il proprio futuro.

Poi, a gennaio, inizierà un altro campionato e prima dell’inizio la parola passerà alla società. Solo allora si potranno conoscere programmi ed ambizioni di via della Bardesca sul piano tecnico, non intervenendo potrebbe  ledere gravemente l’immagine societaria, e le possibilità di invertire una situazione che, sportivamente parlando, tiene tutti in apprensione.