Ternana, un presente pieno di incognite
Ultimo posto in classifica per la Ternana e tante cose, tante situazioni su cui riflettere da parte di tutti. Nessuno escluso.
Non c’è dubbio che il momento sia delicato, che la classifica pianga con l’ultima deprimente posizione, che la tifoseria sia spaccata tra i pro e contro Toscano, che l’ambiente ormai sia solo un ribollire di malcontento e di aspettative per quelli che dovrebbero essere i provvedimenti annunciati, ma non ancora presi, da Simone Longarini con quel comunicato stampa del dopo Modena. Per tutti questi motivi, però, urge una presa di posizione forte, netta della società.
E quando sottolineiamo una decisione netta vorremmo significare che le mezze misure non servono, non sono efficaci, anzi finiscono per complicare ancor di più le cose. Ha fiducia in Toscano? Ebbene che lo affermi senza se e senza ma, in modo di dare forza alle decisioni del tecnico rossoverde oppure se è scemata lo dica apertamente prendendo i provvedimenti del caso. Continuare nell’ equivoco non conviene a nessuno. Nemmeno a Toscano!
E veniamo alla squadra che eppure ha lottato contro il Livorno, ha giocato per un tempo anche meglio della capolista ma i risultati nel calcio finiscono per condizionare il giudizio sulla partita stessa.
Ed allora giù, critiche per tutti, qualcuna anche del tutto gratuita, e la conflittualità nell’ambiente diventa esplosiva e non fa altro che complicare il lavoro del tecnico e provoca il venir meno di quelle certezze che animano un giocatore.
I numeri, è vero, sono spietati ovvero 8 gol subìti, 3 realizzati, di cui 2 su calci piazzati, 1 punto in classifica e con gli attaccanti che ancora non hanno avuto la soddisfazione di andare in rete. Belloni escluso, se di attaccante puro si può parlare.
Il problema è quindi grosso e per risolverlo, almeno in parte, Toscano deve convincere Avenatti a giocare più avanti, a sacrificarsi, a contendere agli avversari palloni aerei in area di rigore e non a 10/15 metri dalla stessa. Altrimenti diventa inutile andare sulle fasce e crossare palloni che diventano facile preda degli avversari. Come è successo contro i toscani.
Non vogliamo far passare l’uruguagio come capro espiatorio di tutti i mali della Ternana ma è chiaro che uno come lui può e deve dare un contributo determinante e lo può fare se alla tecnica unisce combattività, grinta, rabbia, elementi che fanno la differenza e che Avenatti in alcune circostanze mostra di non averne a sufficienza.
I problemi, però, sono evidenti anche in difesa dove troppo spesso si prende gol ingenuamente e dove devono essere migliorati gli automatismi di gioco tra i vari componenti.
8 gol subìti in 4 partite non sono pochi e quindi urge eliminare tutti quegli errori grossolani che sono emersi sia contro il Modena che contro il Livorno.
Insomma le cose migliori i rossoverdi le hanno fatte a centrocampo, almeno fino a quando la condizione ha retto.
E poi, che non sia un alibi per alcun giocatore, c’è la condizione fisica che non brilla come dovrebbe, ma i motivi ormai li conoscono anche i sassi e troppo spesso, a nostro avviso a torto, vengono considerati come inutile giustificazione per giocatori e tecnico o, impropriamente, come uno dei luoghi comuni che caratterizzano il mondo del calcio.
Infine, c’è la difficile posizione di Toscano, inspiegabile lo scetticismo con cui è stato accolto il suo ritorno a Terni, che con le sue scelte, qualunque esse siano, fa discutere la piazza.
Come in tutti i lavori prima di arrivare a fare delle scelte si devono conoscere i pro e i contro di ciascuna di esse.
Certo, alcune potrebbero essere errate, alcune non condivisibili, altre dettate dalle caratteristiche degli avversari, altre ancora dallo stato di forma o di recupero degli elementi a disposizione. Come la scelta del modulo che deve essere adattato alle caratteristiche dei giocatori da utilizzare.
Insomma, entrano in ballo molte variabili che richiedono tempo, nel calcio però generalmente il tempo non c’è quasi mai, e non analizzarle o farlo superficialmente traendo delle veloci conclusioni senza tenerne conto risulta essere estremamente semplicistico.
Le nostre, però, sono considerazioni che potrebbero non essere più attuali perché in giornata la società potrebbe annunciare quei provvedimenti che tutti attendono e preannunciati da Simone Longarini. E lo spostamento dell’allenamento mattutino al pomeriggio potrebbe essere la cartina al tornasole.