Ternana: una roba da non credere!
Basta solo un dato per fotografare la partita di oggi: 26 tiri verso la porta del Pontedera. Più di così la Ternana non poteva fare. Forse poteva fare meglio, visto che di 26 tiri, soltanto 6 hanno centrato lo specchio della porta. Ma non sempre è responsabilità dei giocatori (non soltanto degli attaccanti) rossoverdi. In alcune situazioni è sembrato che fosse una partita stregata: troppe volte l’urlo del gol ci è rimasto strozzato in gola: questione di centimetri, di attimi, di lucidità, di fortuna anche. O di scelte arbitrali, come il possibile rigore per un fallo ai danni di Cianci nel secondo tempo.
Ci rimane addosso la sensazione che anche se si fosse giocato per un’altra ora la Ternana avrebbe continuato a campeggiare nella metà campo avversaria (alle volte proprio nell’area di rigore avversaria) e non sarebbe cambiato nulla.
E un po’ sa di beffa
Perché si poteva rimanere incollati all’Entella, si potevano rosicchiare altri due punti al Pescara e si poteva iniziare il 2025, l’anno del centenario, nel migliore dei modi. Invece si prosegue con i pareggi (come contro Pescara ed Entella, le ultime due gare del 2024), con modalità completamente diverse. La Ternana in tutte e tre le partite avrebbe meritato di più. Ma probabilmente mai come in questa.
Se contro l’Entella aveva pesato l’inferiorità numerica, se contro il Pescara c’erano state occasioni da gol nitide, contro il Pontedera le occasioni per segnare sono state innumerevoli. Una partita a senso unico, dove la Ternana ha anche rischiato di prendere gol in contropiede, ma era nella natura della partita, dopo una gara giocata all’arrembaggio. Ha risposto bene la difesa, ha risposto bene Vannucchi (soprattutto nel secondo tempo). Le ha provate tutte la Ternana, anche cercando di scuotere qualcosa pescando forze fresche dalla partita, provando a cambiare il canovaccio tattico. Prima le due punte, poi una maggior spinta sugli esterni. Ma il risultato non è cambiato.
Abbiamo assistito a una grande forza di volontà, alla voglia di sbloccare la partita, di essere protagonisti, di imporre il proprio gioco e il proprio carattere. Ma è come essere andati a sbattere su un muro di gomma, in una partita stregata. L’attacco migliore del campionato non è riuscito a trovare lo spazio giusto, la deviazione decisiva, l’angolo più lontano, la zampata vincente.
Siamo sicuri che giocando sempre in questo modo, con questa convinzione e questa intensità, non saranno molte le partite in cui la squadra non raccoglierà quanto merita.
In un campionato così lungo ci può stare che esca una partita così. E non deve neanche preoccupare la statistica che parla di 3 pareggi consecutivi.
La squadra è in forma, non rischia e – come abbiamo avuto modo di sottolineare – sono tre pareggi diversi, ognuno con le proprie caratteristiche. Non è una squadra in frenata, dal punto di vista atletico e della produzione offensiva. E’ semplicemente stata poco efficace. E non conviene neanche dare la colpa alla sfortuna, perché sarebbe l’anticamera degli alibi. Questa Ternana sa come si deve fare per vincere le partite e se stavolta non ci è riuscita, saprà fare tesoro di questa gara.
Nessun problema: è mancato solo il gol. Arriverà