Cambiare tutto per esorcizzare la retrocessione ed i segni che ha lasciato sulla pelle della Ternana. Oppure cogliere quanto di positivo la stagione ha comunque proposto e su quella base, grande o piccola che sia, edificare la stagione del rilancio.
Nicola Guida ha scelto la seconda opzione. Quindi ha deciso di proseguire con Stefano Capozucca nel ruolo di direttore sportivo e con Giuseppe D’Aniello in quello di direttore organizzativo. I due soggetti più vicini al presidente, quelli cui spetteranno le scelte più importanti in una stagione che chiama la Ternana ad un ruolo da protagonista. Con buona pace di chi già tentava di proporre il proprio candidato senza averne titolo.
Sembrava fosse più vicina la rottura invece il presidente è riuscito a ricucire rapporti rimuovendo incomprensioni comparse nel corso del campionato della retrocessione. Una scelta coraggiosa anche se parte da conoscenze che un anno fa di questi tempi non aveva. Conoscenza dei meccanismi del calcio, a volte difficili da comprendere, degli uomini alla cui testa si è posto quando ha deciso di rilevare il pacchetto azionario rossoverde dalle mani di Bandecchi.
Ora, con tanto tempo a disposizione, magari dopo aver avuto consapevolezza del girone in cui verrà inserita la Ternana, potrà scegliere l’allenatore in grado di dare gambe ad un progetto che, nel solco della sostenibilità, dovrà mantenere lo status di “grande” che in serie C la Ternana ha diritto di vantare.
Quindi, individuato il tecnico si passerà alla costruzione di una squadra che potrà contare anche su elementi già in organico, su altri di ritorno: non una scatola vuota ma da riempire con i pezzi giusti per garantirsi una stagione da protagonista.
Sarà lavoro duro per Capozucca e per il nuovo allenatore mentre il presidente insieme a D’Aniello dovrà interessarsi anche di un’altra questione che potrebbe risultare cruciale nella vita della Ternana: il progetto stadio-clinica. L’asset che sta muovendo grande interesse tra possibili investitori e che, di conseguenza, potrebbe anche aprire a nuovi ingressi in società. Perché la Ternana che riparte da Guida resta un progetto aperto. Perché in questo calcio italiano che attira grandi capitali esteri la Ternana un ruolo positivo può ancora svolgerlo. Anche se poi, com’è successo nel recente passato, tutto sarà condizionato dal risultato finale, da quel pallone finito contro il palo o entrato in porta, da un rigore trasformato o sbagliato, da un punto che può fare la differenza. L’augurio che possiamo fare alla Ternana che ricomincia è di poter cancellare la delusione per quel punto mancato sul più bello.
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