Un carattere da Fere, una panchina d’oro

Un carattere da Fere, una panchina d’oro

Emmanuele Cicerelli - Foto TernanaNews.it

Che la Ternana avesse carattere lo sapevamo. Lo aveva dimostrato anche in altre circostanze, anche in situazioni meno complicate di questa. Ma oggi ha davvero messo in campo tutta la sua qualità e lo ha fatto con una semplicità e una naturalezza da sembrare quasi normale.

Ma normale non è. Oggi la pressione era molta. La Ternana era costretta a vincere e doveva farlo contro la rivelazione di questo campionato. La classifica non legge i nomi dietro le magliette, non guarda al curriculum dei giocatori. La classifica ti racconta se una squadra sta girando o meno e la Vis Pesaro sta girando. Oggi bisognava vincere e ritrovarsi sotto, al primo tiro vero in porta e dopo aver “subito” un salvataggio sulla linea e non aver approfittato di un mischione in area, poteva essere pesante.

In partite come questa il pallone, con il passare dei minuti, diventa pesante, pesantissimo. Bisogna saperlo indirizzare bene. E la Ternana ha saputo pazientare e colpire. Ha mantenuto il proprio ritmo, aumentando piano piano l’intensità. Bum, bum, bum, bum, bum. E alla fine l’ha portata a casa, con una maturità straordinaria dimostrata anche in questa partita.

Sono stati determinanti i nuovi entrati. Donati ha proprio siglato il gol del definitivo sorpasso. Curcio ha posto le basi, con la sua qualità, per scardinare la cassaforte della Vis Pesaro. Avere la possibilità di cambiare in questo modo è determinante per la squadra. Poter cambiare la frequenza sullo spartito, avere giocatori in grado di sapere entrare subito a suonare per l’orchestra. E’ anche sotto questo aspetto che vanno visti i recenti innesti di Millico e Vallocchia. Qualità a servizio della squadra.

D’Alessandro sa che è necessario mettere dentro qualità e alternative per permettere alla sua squadra di essere sempre competitiva. Per non lasciare nulla di intentato, per non avere rimorsi. E infatti arriveranno anche altri giocatori a partire da Tozzuolo. Il presidente sa che per vincere i campionati serve una rosa allargata, soprattutto se si deve andare a recuperare l’Entella. Perché i campionati si vincono proprio così: andando a pescare dalla panchina. Soprattutto se in panchina hai un allenatore come Ignazio Abate, che ha dimostrato ancora una volta di avere le idee chiare e di essere bravo. Sa cambiare la partita, sa individuare dove dover intervenire, sa come affrontare gli avversari. L’oro della panchina è duplice: giocatori e allenatore.

E poi il carattere

Un carattere che la Ternana ha sempre avuto e che riesce sempre a tirare fuori, anche nelle situaziioni più complicate, esattamente come quella di oggi. Sono 8 i punti recuperati dalla Ternana in situazione di svantaggio. Praticamente nelle poche volte che la Ternana è andata sotto nel risultato è riuscita a ribaltare o recuperare la partita quasi sempre (tranne contro Pescara e Pineto). E se prendiamo in considerazione i punti fatti contando soltanto i secondi tempi la Ternana vola: 46 punti. Con 29 gol fatti (a fronte di 8 subiti). E’ una Ternana che nel secondo tempo vola, che non si perde d’animo, che spinge fino alla fine. Grazie alla panchina, in tutti i sensi.

Ed è quello che dovrà fare anche in questa seconda parte del campionato. Considerarlo un secondo tempo lunghissimo, dove bisogna recuperare. Le Fere sanno come si fa.