Un pomeriggio da incubo, la promozione diretta diventa un miracolo

Ignazio Abate Ternana Calcio
Ternana battuta 4-1 dalla Lucchese
Serviva la miglior Ternana per continuare a sperare nella promozione diretta. Servivano 12 punti nelle prossime 4 partite per sperare di arrivare (Entella permettendo) all’ultima giornata con la possibilità ancora di guadagnarsi il primo posto al fotofinish.
Era una condizione indispensabile. Perché l’Entella finora aveva lasciato briciole sul campo e per rosicchiare qualcosa bisognava per forza fare il massimo. E invece non è andata così. La Ternana naufraga completamente a Lucca, incappa nella peggior prestazione stagionale. Un approccio terrificante, due gol subiti nei primi 12 minuti, 3 nei primi 26. Aveva avuto anche la forza (più mentale che fisica o tecnica) di andare sull’1-3 e sfiorare in un paio di circostante il 2-3. Ma poi anche nel secondo tempo troppa poca Ternana e tanta Lucchese. E così nessun miracolo in Toscana. Anzi probabilmente lo stop decisivo per le ambizioni della squadra rossoverde.
Ora la Ternana deve davvero sperare in un miracolo. Deve sperare che l’Entella nelle prossime quattro partite (quelle prima dello scontro diretto) ne sbagli due. Sempre che poi la Ternana riesca a vincere le sue. Obiettivamente troppo. Anzi: così già domani sera i liguri possono andare a più 7.
La Ternana si è fermata nel momento decisivo, si è inceppata, si è scaricata. E’ stata nettamente la peggior partita della stagione, nel momento decisivo della stagione. E sicuramente possono aver influito le assenze (quella di Loiacono, l’infortunio di Capuano, le condizioni precarie di Cicerelli), ma sarebbe semplicistico ridurre tutto alla presenza al 100% di alcuni giocatori, seppur importanti.
La Ternana sembra essere stata sorpresa dalla veemenza della Lucchese. Non è riuscita a trovare contromisure. Con qualsiasi sistema di gioco , con qualsiasi interprete, in qualsiasi momento della partita, ha sofferto l’aggressività avversaria e la capacità di andare in verticale. Finora in partite come questa – anche soffrendo – comunque la Ternana era riuscita a creare. Stavolta no. Inerme, svuotata, molle, poco incisiva. Hanno steccato tutti. I difensori, i centrocampisti, gli attaccanti. E’ difficile trovare qualcuno che abbia trovato lo stesso spirito del resto del campionato.
Ora – essendo molto realisti – bisogna cominciare a pensare ai playoff. Resettare la testa e cercare di smaltire tossine e stanchezze di una stagione logorante e proiettarsi alla lotteria del torneo post stagione. Che difficilmente premia i più bravi e che soprattutto premia soltanto uno.
La Ternana e tutti i suoi tifosi hanno sperato a lungo di poter riprendere l’Entella da qui a fine campionato. La battuta d’arresto di Lucca rischia di essere determinante. Finché la matematica non condanna i rossoverdi l’obbligo della squadra è di vincere sempre e far sudare all’Entella il primo posto. Ma bisogna guardare in faccia la realtà e davvero trovare il modo più veloce di smaltire la delusione.
Oggi pomeriggio non ha funzionato nulla. Non c’è un episodio specifico su cui puntare il dito. E’ sembrata una squadra – in confronto alla Lucchese – meno tonica, meno brillante, più stanca. Sarebbe dovuto essere il contrario, contro una squadra che non prende stipendi da ottobre ma che ha buttato in campo tutto quello che aveva e anche oltre.
Vedere la più brutta Ternana dell’anno quando si decide il campionato fa male. Ora va ammortizzata questa brutta botta. Vanno rimesse a posto testa e gambe. La stagione non è finita oggi.