Un punto che non fa solo classifica
Quando si va a giocare a Bologna e i tifosi e i giornalisti locali riconoscono i meriti della Ternana, oltre alle nefandezze del direttore di gara per la mancata concessione del calcio di rigore a Ceravolo, vuol sicuramente dire che la Ternana ha ben impressionato.
Del resto come essere di opinione diversa dopo aver visto la partita e dopo aver visto una squadra che non ha avuto nessun timore reverenziale nei confronti di una formazione imbottita di tanti giocatori con trascorsi di serie A.
Tutti brocchi, tutti arrivati al bivio di fine carriera, tutti privi di stimoli? No, non ci crediamo e nemmeno lo pensiamo!
Leggete cosa scrive il Resto del Carlino, giornale vendutissimo a Bologna: “ Brutta partita del Bologna. Ma se la squadra di Lopez ha giocato male, il merito è proprio dei rossoverdi ben messi in campo e con uomini di cui si sentirà parlare: Gavazzi e Avenatti su tutti.”
Ed ancora il sito specializzato www.ilpallonegonfiato.com in un articolo a firma di Marco Vigarani : “ Il Bologna allunga quindi la propria striscia positiva ma fallisce anche la seconda gara interna consecutiva con un pareggio che lascia l’amaro in bocca agli avversari. La Ternana infatti ha disputato una gara ordinata e intelligente, andando vicina al vantaggio più volte di quante i rossoblù non siano mai riusciti ad entrare neanche in area.”
Insomma, pareri unanimi che lasciano orgogliosi a chi segue una squadra, che sia tifoso o addetto ai lavori non importa, magari con non grandi pretese sugli obiettivi finali e che, alla vigilia, leggendo le cronache bolognesi, era solo da stabilire quanti gol avrebbero incassato.
Non è andata così, ed anzi a rischiare la pelle è stato proprio il Bologna, salvato da un paio di straordinarie parate di Coppola e dalle nefandezze di Merchiori di Ferrara.
Una Ternana, quella vista al Dall’Ara, forse la migliore edizione di questa stagione, che non ha guardato in faccia a nessuno e, pronti via, ha abbassato la testa e non ha pensato altro che a giocare con grande intensità, con equilibrio e con grande intelligenza, guidata da un Tesser che aveva studiato in modo perfetto la partita.
E pensare che in campo è scesa una squadra che presentava un’età media di 24,81 anni e che, ed è quello che stupisce di più, nel reparto difensivo la media scendeva addirittura a 21,5, considerandovi anche Alberto Brignoli (23 anni ).
E contro attaccanti come Cacia, Sansone, Mancosu, Laribi se son riusciti ad azzerare completamente la loro pericolosità offensiva vuol dire che la loro è una crescita importante anche sul piano della concentrazione sia a livello individuale che di squadra.
Naturalmente aiutati da una compattezza di squadra in cui il centrocampo ha lavorato in modo ordinato e diligente ed in cui gli attaccanti si sono dannati l’anima per non far costruire facilmente l’azione da dietro dei felsinei.
Insomma, bravi, bravi davvero!
Qualcuno, compreso il sottoscritto, ha parlato di ” prova di maturità superata “ anche se è lecito aspettarsi delle conferme a cominciare dalla partita di sabato contro il Latina.
Certo se così fosse e se il risultato conseguito a Bologna avesse apportato una dose di autostima in quantità maggiore, ma non di presunzione, nei giovani calciatori rossoverdi allora il cammino verso la salvezza potrebbe risultare più agevole.
Forse, tornando alla partita di Bologna, l’unico cosa che si può rimproverare alla Ternana è quella di non aver creduto, nel finale di partita, nella possibilità di conquistare l’intera posta in palio perché anche sul piano fisico i rossoverdi stavano meglio dei rossoblù, ma forse gli sterili e confusi tentativi di attacco dei felsinei hanno consigliato una maggior prudenza. E la sostituzione di Ceravolo con MilinKovic e non con Falletti forse va verso questa direzione.
Del resto un punto a Bologna è un punto che non fa solo classifica!