UN SALTO INDIETRO DI CIRCA … CENTO GIORNI!

UN SALTO INDIETRO DI CIRCA … CENTO GIORNI!

Mi piange il cuore solo pensarlo, figuriamoci scriverlo, ma se il freno per non impostare tatticamente una squadra in campo per tentare di imporsi e giocare sempre per vincere era l’incubo dell’imbattibilità, allora la sconfitta interna di oggi contro il Cesena potrà essere addirittura corroborante, con la speranza che possa servire per rimuovere quei cunei sotto le ruote della TERNANA che l’hanno tenuta inchiodata al suolo almeno nelle ultime quattro uscite.

Prima o poi doveva accadere, perché quando si prende sistematicamente gol tutte le domeniche e le punte si ritrovano con le polveri bagnate l’epilogo è pressoché scontato.

Il Cesena è squadra compatta, veloce, e cerca sempre l’uno contro uno per trovare la superiorità numerica sulla trequarti e servire in area la sua coppia d’attacco, e lo fa anche oggi, seppur orfana di alcuni dei suoi interpreti principali costretti a dare forfait.

La TERNANA, con una difesa a dir poco rabberciata, è costretta a rinunciare all’unico esterno mancino dalle indiscusse qualità ed esperienza, quel LAURO che da ex siglò la rete dell’ 1 – 1 finale nella partita di andata, e che ebbe uno strascico di ingiustificate quanto gratuite polemiche all’indirizzo dell’allora tecnico Mimmo TOSCANO, reo, forse, di non aver vinto una partita che doveva essere alla portata dell’armata rossoverde.

Il modulo dei padroni di casa ricalca perfettamente il credo tattico del suo tecnico, con la difesa a quattro che resta un punto fermo dal quale non si prescinde, e a salire il solito rombo e le due punte.

Il problema era, è, e resterà tale fino alla fine del torneo, che tutti i centrali di difesa a disposizione sono interpreti che per caratteristiche morfologiche si adatterebbero meglio ad una difesa schierata a tre, con i due esterni a dar loro manforte in fase di copertura ma liberi di sovrapporsi ai loro omologhi di centrocampo per affondare sulle fasce.

A sinistra viene chiamato al suo esordio dal primo minuto il giovanissimo PAPARUSSO, al quale non va imputato assolutamente nulla, anzi, pur non avendo ancora il passo per questa categoria se la cava con una prestazione sufficiente, ma è l’impostazione in generale che non funziona ed è visibile fin dai primi minuti.

Ma perché, mi chiedo io, anche quando ci sono defezioni importanti come quelle di FERRONETTI  e LAURO non si può interpretare una fase difensiva differente, dimenticando altresì l’ottimo ingresso in campo di VALJIENT nella partita di domenica scorsa a Crotone?

Fatto sta che la TERNANA non cambia impostazione, e così oltre a PAPARUSSO anche RISPOLI è costretto a limitare le sue scorribande, ma purtroppo non basta.

Dopo un gol mancato di testa a tu per tu con BRIGNOLI, al secondo tentativo in sei minuti il Cesena passa con Succi, e l’azione del gol è il riassunto di molte delle puntate precedenti: una distrazione. 0 – 1.

La TERNANA prende in mano le redini dell’incontro ma l’azione non è fluida, è lenta e prevedibile, e le occasioni per liberare al tiro un rossoverde vengono spesso neutralizzate dagli avversari in calcio d’angolo, salvo concedere la battuta solo dalla distanza e trovare la risposta di un attento portiere.

Il Cesena è schiacciato nella propria metà campo ma controlla senza grandi difficoltà e, quando può, riparte in velocità, ma neanche un palo colpito a BRIGNOLI battuto riesce a far suonare la campanella della sveglia in casa rossoverde, ed il primo tempo si chiude con il vantaggio degli ospiti.

La TERNANA aveva avuto la più ghiotta della occasioni per pareggiare con MA7, ma oggi il cecchino rossoverde aveva le armi caricate a salve, ed il rigore calciato alle stelle che avrebbe consentito il pari assesta il colpo di grazia alla sua giornata “no”.

Il secondo tempo si apre sulla medesima falsa riga del primo e la TERNANA tenta di fare la partita, ma pian piano le forze dei due “adattati” interni di centrocampo ZITO e GAVAZZI cominciano a scemare sotto il grande sforzo richiesto loro per colmare quegli evidenti spazi che i due play maker  rossoverdi dovrebbero presidiare, ma neanche con i cambi tattici a disposizione lo schieramento si modifica.

 

Il CERAVOLO “spacca difese”, come amo chiamarlo io, prende il posto di LITTERI, unico combattente avanzato nelle fila rossoverdi, e lo schieramento si priva di quel riferimento che poteva essere il perno per gli scambi in velocità con il nuovo entrato e con ANTENUCCI che avrebbe potuto godere di più libertà in area di rigore.

Passano solo otto minuti e forse Mister TESSER ci ripensa.

Dentro AVENATTI per PAPARUSSO e la TERNANA è finalmente schierata a tre punte, ma il peso dell’Uruguaiano non è quello di “Gianluca il Gladiatore” e la fase difensiva rimane ovviamente immutata.

I rossoverdi spingono ma non concretizzano, ed una nuova ripartenza bianconera chiude anzitempo i conti con Coppola, che spinge la sfera in rete in perfetta solitudine dopo una ribattuta di BRIGNOLI su tiro di Garritano. 0 – 2.

Prima di lasciare la propria panchina per un’espulsione comminata dal sig. Baracani, arbitro dell’incontro, Mister TESSER toglie anche RISPOLI per far spazio a FALLETTI.

Non cambia nulla in campo, neanche il risultato, e non cambia neanche l’amore incondizionato che la SPLENDIDA TIFOSERIA ROSSOVERDE nutre per i propri portacolori, che seppur sconfitti escono dal LIBERATI fra i cori di incoraggiamento e gli applausi dei presenti.

Cambia solo la posizione in classifica della TERNANA … Se lunedì il Bari dovesse vincere, occuperebbe l’ultimo posto utile per restare fuori dall’area Play Out!

Un salto indietro di circa … cento giorni!