Uscire addirittura sconfitti dalla partita di Pisa è dolorosissimo. La Ternana ha fatto una grande partita, inutile negarlo. Avrebbe potuto ributtare in mezzo anche il Pisa nella lotta per non retrocedere, avrebbe fatto tre punti importantissimi e pesantissimi e si sarebbe presentata alla sfida contro il Cosenza con un biglietto da visita di primo livello. Invece la Ternana prende gol per l’ottava volta negli ultimi 5 minuti (compreso recupero), cinque volte (questa compresa) che tolgono punti. E se a questo dato su cui certamente la Ternana deve continuare a lavorare aggiungiamo tutto quello che è successo durante la partita viene da urlare di rabbia.
Tre pali (Luperini, Favilli, Lucchesi), almeno due parate importantissime di Loria (Casasola e Favilli), presenza in zona offensiva, pressione alta nella metà campo avversaria, diverse soluzioni per concludere in porta. La Ternana ha giocato da grande squadra ma è mancata nel momento topico della gara. I tre pali in una partita sola sinceramente facciamo fatica a ricordarli, soprattutto in una gara in cui si è perso.
Non si può non pensare alla sfortuna, ovviamente. Anche se abbiamo detto che la sfortuna non esiste, ma una mira magari poco precisa. Certo nel caso della traversa di Luperini è un concetto che regge, negli altri due un po’ meno. Magari si poteva essere più incisivi nei tiri in porta, ma anche qui parliamo di dettagli. Quelli che poi – purtroppo per le Fere – hanno fatto la differenza.
Il Pisa ha tirato due volte in porta e ha portato a casa i tre punti, la Ternana 6 volte (più i 3 pali) e zero gol, come i punti. Ma è stata tutta la Ternana a fare una partita convincente. Lo testimoniano (per quanto possano valere) le nostre pagelle: nessuna insufficienza, a parte Raimondo che non è entrato con il solito piglio. Neanche Lucchesi, che pur avendo lasciato tirare in porta Moreo, ha fatto una partita di livello sfiorando lui stesso il gol. O Iannarilli (visto che tanto qualcuno continuerà a bersagliarlo) che all’inizio della gara aveva salvato il risultato.
La Ternana ha giocato, tutta, da grande squadra, ha saputo narcotizzare l’avversario, ha saputo scoprire i punti deboli e colpire dove e quando avrebbe fatto più male. Ha pressato alto, recuperato molti palloni, vinto molti contrasti, conquistato le cosiddette “seconde palle”.
E’ stata una Ternana viva, solida. Che ha manifestato i “soliti” problemi di questa stagione: poco cinismo e quella tenuta nei minuti finali che è costata troppi punti in classifica.
E pensare oggi di rimpiangere il punto di Pisa è paradossale. La Ternana ne avrebbe meritati 3, di punti. E quello che spiace di più è che la lotta alla salvezza sarebbe diventata ancora più fluida. Ora tutti concentrati per la prossima sfida, la prossima battaglia. Quella contro il Cosenza, da vincere.
Ma questa Ternana sta giocando bene e non deve avere paura di niente e di nessuno. Deve solo perfezionare i propri meccanismi, deve solo continuare ad essere così aggressiva e tonica. Con questo tipo di prestazioni arriveranno pure i risultati. Il campionato non è finito oggi. E la Ternana, nonostante le due sconfitte consecutive ha dimostrato, in entrambe le gare, di essere viva, di essere tonica e di essere in forma. Di essere una certezza. Serve insistere.
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