Quando uno è deluso dovrebbe contare fino a dieci prima di parlare. Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Sette. Otto. Nove. Dieci. Ecco…
Non è che è proprio passato tutto, perché se in testa anche voi avete le immagini della Ternana di questa stagione e quella che abbiamo visto almeno nel primo tempo a Vicenza ci sarebbe di dire che sono due squadre diverse.
Difesa in enorme difficoltà, sia come reparto che a livello individuale, centrocampo molle, attacco spuntato. Insomma: una brutta partita, non giriamoci intorno. Una brutta partita interpretata male anche da chi avrebbe dovuto avere invece qualche motivazione in più. Cerchiamo di capire allora gli errori, senza voler per forza demonizzare o incolpare qualcuno. Da una parte le mancanze di chi è sceso in campo, dall'altra le responsabilità di chi ha fatto le scelte (alle volte anche obbligate).
Abbiamo sempre detto che Breda è un bravissimo allenatore. E lo confermiamo anche stavolta, dopo una sconfitta deludente e dopo un pomeriggio da dimenticare. Ma alcune scelte stavolta non le condividiamo. In altre circostanze aveva avuto "ragione" lui e spesso ha fatto di necessità virtù ma Gondo riproposto ancora come esterno (con Grossi e Belloni in panchina) e Falletti in mezzo al campo (e quindi lontano dall'area avversaria) stavolta non ci sono piaciute. Poi ci sono le "colpe" di chi è sceso in campo. Anche perché già altre volte Breda aveva utilizzato queste soluzioni, ma non era mai uscita una partita così. Dalle pagelle si capisce chi non ci è piaciuto: troppi giocatori non hanno raggiunto la sufficienza. Qualcuno già ci ha detto che siamo stati troppo buoni e anche dentro la nostra piccola redazione non eravamo d'accordo sulle valutazioni. Pe alcuni si tratta purtroppo dell'ennesimo scivolone, per altri di una partita storta, per altri ancora di un momento di forma non eccellente, oppure perché giocano fuori ruolo. Fatto sta che oggi la Ternana contro un Vicenza più fortunato (primi due tiri e due gol, gentilmente regalati dalla difesa rossoverde) che bravo ha perso. E ha perso con dolo.
Ora quello che non deve fare è buttarsi via, come è successo durante questa partita. Forse il primo caldo, forse la consapevolezza di essere quasi al sicuro. Ma la serie B è una brutta bestia. Mai mollare la presa, altrimenti è un casino. La Pro Vercelli sta lottando come l'Ascoli per non retrocedere. E sono le prossime due avversarie della Ternana. Il Vicenza si è portato a 3 punti, la Pro ora è proprio l'ultima che andrebbe a fare i playout e verrà a Terni martedì sera. Ora lo spareggio salvezza è a 4 punti invece che a 6. Quindi bisogna stare attenti. Molto. Meglio vincere, basterebbe pareggiare. Vietato perdere, assolutamente vietato. Altrimenti il finale di campionato da dolce diventerebbe indigesto.
E visto che la sconfitta di Vicenza sembra quasi che la Ternana se la sia cercata (come abbiamo detto per scelte e prestazioni non convincenti) ora non andiamoci a cercare un finale di stagione da incubo. Chiudiamo la pratica salvezza. Ternana rialza la testa, perché le cose positive ci sono state anche in un pomeriggio difficile: il ritorno di Gigi Vitale, il gol (e la rabbia tornata) di Felipe Avenatti. La reazione che comunque non è mai mancata.
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