Una grande Ternana, capolavoro di Breda. Ma non avete un po’ di rammarico?

La Ternana si è ritrovata. E non è stato un caso. Non è stata una cometa. La Ternana ha stra-meritato di vincere ed è stata la vittoria di Breda. Ha cambiato sistema di gioco, ha inculcato ai suoi la voglia di sacrificarsi anche in posizioni non loro. E questa squadra ora non ha solo una mentalità, non ha solo un'identità ma ha due sistemi di gioco con cui potersi adattare all'avversario, colpirlo nei punti deboli e fare la propria partita.

Ceravolo stavolta si è esaltato. Ha buttato alle spalle un periodo decisamente negativo: dai gol non segnati nelle partite passate alle note vicende di internet. Ma la Ternana si è risvegliata non soltanto grazie a lui. Lui è la punta dell'iceberg, il capitano di una squadra che ragiona tutta insieme, il simbolo di una partita giocata con autorità e senza paura. Falletti, Janse, Mazzoni, i tre difensori. Ma lo stesso Furlan in un ruolo non suo, Grossi entrato nei meccanisimi alla perfezione. Si fa fatica a non parlare di tutti dopo una gara così. Una gara giocata da grande. Lo sottolineano i commenti superpositivi su Sky da parte di Barone e Onofri durante la telecronaca. Lo scopriremomin queste ore sui giornali nazionali.

Rimane solo un grande enorme rammarico: con più normalità questa squadra si sarebbe potuta divertire ancora di più. Le scelte societarie (come diciamo da tempo) hanno minato la stabilità della stagione rossoverde. La prova del nove non ci sarà mai, ma il rammarico resta. Non aver messo questo gruppo di lavoro (dal mister ai tutti i giocatori) nelle migliori condizioni per potersi esprimere. Parliamo di serenità, pura e semplice. Di scelte non condivise né spiegate. Perché oggi siamo a festeggiare una grande vittoria: ma nel calcio contano gli episodi. E se Castaldo avesse segnato il rigore sarebbe cambiato tutto. Non sarebbe cambiata la prestazione: per quello bisogna guardare a lungo raggio e mai fermarsi al risultato. Avanti così, Ternana…