Altri tre punti, avanti il prossimo. Senza guardarlo in faccia (anche perché l'Entella ha pure perso e sarà una bella battaglia, altro che gita fuori porta di Pasquetta). Questa vittoria non porta benefici in classifica come si sperava, ma immaginatevi che sarebbe successo se non fosse arrivata. Si sarebbe scavato un solco e la Ternana non può permetterselo ora. Proprio ora che è rimasta agganciata lì, proprio ora che a qualche minuto dalla fine sarebbe stata ai playout. Che per ora dipendono dallo scontro diretto con il Brescia (che occhio ha una partita in meno). La salvezza diretta è a tre punti, i playout al momento passano dagli scontri diretti con Vicenza e Brescia, da giocarsi fuori casa. Così come fuori casa potrebbe essere una sfida "drammatica" a livello sportivo: quella con l'Ascoli.
Ma già pensare a queste cose è un miracolo, rispetto a come stavamo un paio di mesi fa. Liveani ha veramente fatto un lavoro eccezionale. Questa squadra ha ripreso colore, ha ripreso spirito, ha ripreso un gioco. È sicura di sé. E con la Salernitana ha piazzato un ottimo primo tempo (molte occasioni da gol e pochi pericoli) e nel secondo pur abbassando molto il proprio baricentro (e facendo soffrire i tifosi) l'ha portata a casa. Dimostrando di avere due facce: la costruzione e la sofferenza.
Liverani sta plasmando nuovamente un gruppo. Sta infondendo nei suo ragazzi delle certezze che prima non avevano, chissà per quali strani giri mentali. Ora questa squadra dimostra le sue qualità: ferma la Salernitana che non prendeva gol da 452 minuti e la mette seriamente in crisi. Riesce a femare l'emorraggia di gol presi e rimane con la porta inviolata grazie a Diakite, Meccariello e Aresti. Fa altri tre punti. Rispolvera un Ledesma di qualità e si gode numeri alla mano il miglior Avenatti.
Ora bisogna continuare così: il calendario in casa è terrificante. Quello in trasferta è pieno di scontri diretti. Ma la salvezza proprio per questo passa dai piedi dei giocatori della Ternana. Sette partite. 21 punti. Entella, Brescia, Vicenza e Ascoli fuori. Frosinone, Carpi e spal al Liberati. Non ce n'è una facile. Generalmente si abusa del termine: sono tutte finali. Ma la Ternana con quello spirito le deve affrontare. Una per una. Senza guardare agli altri, facendo i conti alla fine. Guardando solo a sé stessa. Convincendosi che l'impresa è possibile
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