Una nuova linea da condividere con Andreazzoli
Andreazzoli è un allenatore di primissimo livello. Uno che ci sa fare, un maestro. Chiunque vorrebbe averlo, certamente in B, come allenatore. Senza alcun tipo di dubbio. Andreazzoli, quando venne chiamato dalla Ternana, dopo l’esonero di Lucarelli, aveva parlato con Bandecchi che gli aveva esposto la sua voglia di stupire e di andare in A.
Da allora, metà gennaio, è cambiato tutto. Bandecchi ha avuto il sequestro preventivo della Guardia di Finanza di 20 milioni di euro, la Ternana non ha fatto mercato, ha venduto la società e poi invece no (e nel frattempo ha esonerato proprio Andreazzoli), si è candidato Sindaco, ha vinto le elezioni, ha esonerato Lucarelli, ha richiamato Andreazzoli e poi ha rivenduto la società.
Andreazzoli quando è stato richiamato ha parlato sia con il direttore Leone che con Bandecchi. Non gli è stato nascosto nulla, ma forse non poteva immaginare che sarebbe cambiato tutto in maniera così repentina.
Per Andreazzoli e per le ambizioni (e i piani) della precedente proprietà sarebbe stato indispensabile dover tenere i giocatori più importanti e cercare di innestare su di loro giocatori in grado di poter accrescere la qualità della squadra. Per Andreazzoli cambiare volto alla Ternana e accettare questa sfida sarebbe certamente stato stimolante.
Ora sembra cambiato di nuovo tutto. Anche quei punti fermi che potevano essere stati discussi con Bandecchi ora devono essere discussi con Guida e i suoi. Per capire bene quali sono le ambizioni, le potenzialità e la progettualità di questa Ternana. E per capire – anche da parte della nuova dirigenza – qual è l’approccio dell’allenatore della Ternana con questo quadro cambiato, in maniera repentina.
Di sicuro Andreazzoli, anche per un progetto giovani, sarebbe un grande allenatore. A prescindere. E sarebbe lui la miglior garanzia possibile dal punto di vista tecnico. Per la capacità che ha sempre avuto di insegnare calcio e per l’esperienza che potrebbe portare con il suo punto di vista.
E’ anche vero che ora – rispetto a sei mesi fa – è cambiato l’orizzonte.
E’ per questo che sarà necessario un confronto: molto franco e molto diretto. Fra 10 giorni si parte e sarà necessario farlo nel miglior modo possibile e con le idee chiare.