Una sconfitta dolorosa, manita in faccia: Fere senza continuità
Pesante sconfitta per la Ternana al Paolo Mazza, un passo indietro rispetto ai progressi mostrati contro il Parma
Si ripiomba nell’incertezza. Non per la classifica e non per quello che (probabilmente) dirà Bandecchi. Perché questa che doveva essere la partita della continuità, della maturità. Ed è stata invece quella che rischia di rompere quelle poche certezze che la Ternana aveva piano piano conquistato. La Spal torna a vincere (non lo faceva in assoluto da 8 turni: in casa addirittura erano 9 turni che non riusciva ad esultare), riesce a segnare più di due gol (e non ne segnava due da dicembre) e quella che sembrava una squadra in crisi ha demolito nel risultato la Ternana. Una Ternana che sembrava in fiducia. Riscattata dalla vittoria contro il Parma. Fuori casa imbattuta in questo 2022. E invece ora si ritrova con 39 gol subiti e diventa la terzultima difesa del campionato.
E se prima il fatto di subire diversi gol poteva essere in qualche modo assorbito dalla produzione offensiva, stavolta invece la produzione offensiva non c’è stata. Ovvero: i tiri sono arrivati ma la precisione no. E questo si paga, si paga eccome in B. Oggi hanno deciso la gara gli episodi.
La Ternana aveva anche iniziato bene, ma le occasioni che ha avuto non sono state concretizzate. E così gli errori in difesa sono stati pagati cari. Carissimi. 2-0 alla fine del primo tempo, con due disattenzioni gravi: una sul fuorigioco, una con un mani in area.
La Ternana si è vista fischiare contro l’ottavo rigore della stagione: qualcuno sarà stato anche eccessivo (vedi Brescia e Pisa) ma sono comunque tanti. Così come la difesa che è tornata ad essere molto alta e quindi diventa difficile dover gestire tanto spazio dai due centrali rossoverdi. Ha provato a reagire: la pressione è stata costante ma poco efficace se non dopo aver preso anche il terzo gol.
E non solo questa partita ti fa tornare a casa con una cinquina stampata sul volto, ma ti fa tornare con il morale a pezzi, con la consapevolezza che la prossima partita sarà difficilissima e non avrai a disposizione certamente Palumbo, Diakitè (squalificati) e Agazzi (infortunato) oltre a Falletti (di cui si dovrà fare a meno per tutta la stagione) e Donnarumma (che dovrà stare fermo ancora per un po’ di giorni).
Dovranno essere bravi tutti in Ternana Calcio a capire che il momento delicatissimo vive anche di altalene dell’umore. E che quindi ora è il momento di rimettersi tutti in quel famoso carroarmato per ritrovare le certezze che piano piano erano arrivate. E che nella serata di Ferrara si sono dissolte all’improvviso. Non perché la Ternana ha perso. Certo, forse sarebbe bastato anche quello a dire il vero. Ma perché ha perso prendendo un’imbarcata. E quindi bisogna ricordarsi delle parole di Lucarelli anche della passata stagione: “ci sono giorni in cui puoi fare di tutto, ma le partite le perdi”. Ecco oggi era una di quelle. Alla Spal è andato tutto bene, senza dubbio. Bisogna capire quanto la Ternana ha agevolato questo grande exploit. E quante scorie rimarranno.
Bisogna smaltirle subito. Neanche la “nuova” impostazione tattica è servita per essere più equilibrati stasera. Anzi la Ternana si è espressa forse meglio quando – con la necessità di recuperare – è tornata al “vecchio” sistema di gioco.
Il viaggio di ritorno sarà lungo, ma la partita con la Cremonese è alle porte. Così come le altre 6 che determineranno la natura e il colore della stagione della Ternana. Se rosso o verde. Quindi tutto quello che la Ternana vuole dire o fare, lo deve fare in campo. Ha la possibilità di cancellare tutto e subito. E’ il bello del calcio. E come la Ternana è entrata in difficoltà per una sera, può succedere a tutti. Per una continuità che in B è assolutamente necessaria.