Una Ternana camaleontica, una bella reazione e l’amaro in bocca

Una Ternana camaleontica, una bella reazione e l’amaro in bocca

Una partita come ci si aspettava. Difficile, scorbutica. E va detto che la Ternana, poteva vincerla. Voleva vincerla, fino all’ultimo secondo. Nonostante le assenze (per squalifica e infortuni) nonostante il pochissimo tempo a disposizione per poterla preparare (o per sperare in qualche altro recupero) ha avuto la forza di riprendere e anche di andare a chiudere in crescendo. E che crescendo. Il solito episodio dubbio (e sfortunato) ha condannato la Ternana che ha tremato veramente soltanto in una circostanza (il palo di Parigini) e che ha avuto la grande forza di riuscire a cambiare pelle più volte durante la gara. 352, 343, 4231. Addirittura avendo voglia, gambe e testa di volerla vincere. Quasi a tutti i costi. Con lo spirito che abbiamo ammirato spesso nella gestione Lucarelli. Anche andandosi a prendere qualche rischio in più in difesa. E la mano in più grossa, in questo caso a Lucarelli, l’hanno data i subentranti. La spinta arrivata da Ghiringhelli, Furlan, Peralta. La duttilità di Salzano. La squadra è andata oltre anche le “assenze” da giallo della partita-. E’ vero che nessuno obbliga a togliere un ammonito a gara in corso. Ma in questo caso, la necessità per Lucarelli era anche di trovare delle soluzioni in più per la prossima partita, visto che Agazzi e Sorensen non ci saranno. Potremmo definirla una sorta di prova di maturità, di tutta la squadra. A testimonianza che quando c’è applicazione e determinazione anche chi ha fatto meno minuti può essere determinante.

E da questo punto di vista è da sottolineare la partita di Salzano. Autentico jolly: aveva avuto poco spazio ma ogni volta che è sceso in campo non ha mai fatto mancare il suo appoggio. Oggi addirittura si è sdoppiato nei ruoli e si è andato a prendere la responsabilità di un rigore non banale. All’andata proprio un rigore, sbagliato da Donnarumma all’inizio, aveva pesantemente condizionato la gara. Oggi ci va lui sul dischetto. Perché da allora Donnarumma non li aveva tirati più, l’ultimo lo aveva sbagliato Partipilo. E così si va a prendere la prima gloria stagionale. Meritata.

Come il pareggio, che sarebbe potuto essere qualcosa in più. Per quanto visto, soprattutto nel secondo tempo, quando la Ternana ha aumentato i giri. Peccato. Sarebbe potuta essere una grande vittoria, per rilanciare la classifica più che il morale. Perché il morale dopo una prestazione del genere non può che essere alto.