Una Ternana completamente nuova. Basterà?
La Ternana di Guida e Capozucca ha preso corpo. E’ bastato meno di un anno per mettere in piedi la rivoluzione che in qualche modo era stata annunciata con il cambio di proprietà. Si pensava potesse essere una transizione più morbida (in termini di tempo) ma le necessità e le contingente in qualche occasione hanno accelerato i tempi e ora della “precedente” Ternana non c’è rimasto più nulla (o quasi).
Iannarilli, Capuano, Sorensen, Favilli: sono questi 4 i reduci delle passate stagioni. Il resto della rosa (che si è allargata per andare incontro alle esigenze tattiche di Breda e di qualche infortunato di lungo corso) è tutta nuova.
Un cambio strutturale e fondamentale. Un cambio – sicuramente – anche accelerato da alcune situazioni che non sempre è stato possibile gestire e guidare. Ma che comunque ha seguito una linea: giovani e prezzi contenuti, come da programma.
Sono andati via dei giocatori centrali, finora, nell’economia rossoverde. Diakité, Falletti, Mantovani e Corrado erano dei titolari e a fronte di offerte importanti (anche a livello personale) e di trattative molto dure e difficili sono andati via. La Ternana quindi come prima cosa ha dovuto pensare a sostituirli nel miglior modo possibile e sono arrivati giocatori già pronti come Pereiro, Carboni o Sgarbi. Oltre naturalmente dei giovani più che interessanti come Faticanti, Dalle Mura, Amatucci o N’Guessand.
La Ternana per il momento ha pensato al presente. Ha pensato a come rimanere competitiva per la salvezza in Serie B. Di sicuro l’arrivo di Gaston Pereiro ha dato fiducia ai rossoverdi (complice anche la superprestazione contro il Cittadella) e ha mantenuto intatte le speranze. Ora tocca anche agli altri far vedere quanto di buono finora si è detto sul loro conto e confermare le aspettative di crescita.
Di sicuro la Ternana ha dimostrato di saper pescare nel panorama nazionale. Ha saputo scovare dei talenti che ora sono sulla bocca di tutti (Raimondo e Lucchesi in primis) ma l’incognita di come possono rendere dei giovani alla loro prima esperienza fra i grandi è chiaramente esistente. I giovani possono non essere abituati alla pressione della retrocessione, possono non essere continui, possono non trovare l’ambiente giusto per sbocciare definitivamente, possono non sbocciare affatto. Con questo dovrà fare i conti Breda nella seconda parte della stagione, oltre che dover ricompattare il gruppo che si è trovato con la metà dei suoi componenti diversi rispetto a un mese fa.
Questa è la grande sfida che dovrà vincere oggi la Ternana sul campo. Il lavoro è soltanto iniziato e ci vorrà tutta la forza, la pazienza e la fiducia possibili per fare in modo che la squadra possa trovare la sua dimensione e possa centrare l’obiettivo della salvezza, che è determinante.
Rispetto a 6 mesi fa sono cambiati: presidente, dirigenti, allenatore e tutta la rosa tranne i 4 reduci di cui abbiamo parlato. C’è una Ternana completamente nuova, nello stesso campionato. E quando diciamo completamente nuova non è un modo di dire.
Rimane la maglia, quella per cui tutti noi tifosi andiamo allo stadio, ci arrabbiamo e ci esaltiamo. Quei colori che devono rimanere in Serie B, indipendentemente dal fatto che ci sia Messi o un giovane che viene dalla Serie D.
Ci aspettano 4 mesi di grande intensità, con dei ragazzi pronti a mettersi in mostra e a metterci la faccia. Pronti da subito.