Una Ternana da derby: ci è piaciuta così. Con una difesa epica e un cuore enorme
Il derby è così, prendere o lasciare. Un turbinio di emozioni, arrivi carico esci stremato. Come se avessi giocato. Anche se è finito 0-0 anche se tutti ora dicono: te lo dicevo io che finiva pari.
Sì ma nessuno lo ha pensato quando Gavazzi ha preso la traversa. Nessuno lo ha pensato alle accelerazioni di Ceravolo, ai lanci di Vitale o Viola. Nessuno lo ha pensato quando quei tre lì dietro in maniera epica hanno respinto tutti i tentativi di assalto del Perugia.
È stato un derby combattuto. Un derby vero. Un derby. Ai punti, probabilmente, avrebbe meritato la Ternana. Ma poco importa. Per tanti motivi. Intanto questa squadra ha mantenuto quell'anima che finalmente ha ritrovato. Non prende più gol. Quattro partite senza doversi chinare dietro la porta di Brignoli. Cittadella, Bari, Spezia e Perugia. Nel momento più importante è tornato il bunker. Indipendentemente da chi gioca. Anzi. Per un po' abbiamo detto che senza i titolari questa squadra soffriva. Ora i titolare (o quelli che dovevano essere titolari ad inizio stagione) non ci sono e quelli che scendono in campo sono titolarissimi. Con tantissima presenza e convinzione. Hanno fatto anche stavolta una superpartita. E sarà per questo che la prossima gara, anche se altri due marcheranno visita, non sarà un problema. È vero: mancheranno oltre ai soliti (Masi, Ferronetti e Bastrini che non recupererà) Popescu e Meccariello per squalifica. In più Brignoli è uscito con il solito problema muscolare. Insomma il derby ha lasciato dei feriti sul campo. Ma ha rilanciato lo spirito della Ternana.
Ecco. Lo spirito è quello che conta. E la Ternana ha giocato questo derby con le sue armi. Cattiveria, agonismo, corsa e lanci lunghi. Non vi è piaciuto? Amen. Questa è la Ternana. E a noi, sinceramente piace così. Con gli scatti di Ceravolo e Avenatti che provano sempre a buttare giù la difesa avversaria. Con Gavazzi che prova a spaccare la partita. Questa è l'anima rossoverde. L'anima che gli ha dato Tesser.
La salvezza è l'obiettivo della squadra. E con queste doti la squadra ci arriva. Sarebbe bello se ci arrivasse con il tifo che abbiamo visto oggi al Liberati. Un Liberati così non lo vedevamo da tanto tempo. È stata una bella emozione. Che ha portato benefici anche ai giocatori. È così difficile riprovarci anche alla prossima?