Una Ternana diversa, ma lo stesso rammarico. Stavolta più difensiva, ma sempre una “sliding doors”

Una Ternana diversa, ma lo stesso rammarico. Stavolta più difensiva, ma sempre una “sliding doors”

Abbiamo visto un’altra Ternana. Una Ternana che ha aspettato gli avversari, che ha fatto veramente un 3511 nonostante la presenza contemporanea in campo di Statella e Carretta. Una Ternana che aveva sì sofferta (e tanto) contro l’Empoli del superattacco ma che grazie a Plizzari era riuscita comunque a fermarli sull’1-1.

Poi ci ha pensato Castagnetti con il gol più bello della giornata a indirizzare la partita in Toscana. Come se nono bastasse vi aggiungiamo due dati: il primo forse non lo sapete. Castagnetti e al primo gol in serie B, in 49 partite (l’ultimo suo gol era del dicembre 2015). Il secondo dato invece lo avete visto tutti. Sono passati trenta secondi dal possibile vantaggio della Ternana al suo gol.

Ed è qui che alla fine si gioca tutta la partita, lo sliding doors rossoverde. Se Tremolada avesse segnato parleremo di una Ternana eroica che aveva limitato i favoriti (anche con un po’ di fortuna, visto il rigore generoso) e che poi in contropiede aveva sfruttato il momento giusto.

Invece il momento giusto l’ha trovato Castagnetti con un missile da fuori area, deviato probabilmente dalla schiena di un giocatore della Ternana. Forse l’Empoli, a voler essere onesti, ha giocato meglio. E avrebbe meritato di vincere la partita. 35 minuti del secondo tempo nella metà campa della Ternana, con la ricerca di giocate interessanti e spazi pe i due killer lì davanti. Che la Ternana raramente aveva concesso e che Plizzari aveva definitivamente chiuso.

Ecco perché Tremolada ha sulle spalle questa responsabilità: sarebbe stata una liberazione. Sarebbe stata una liberazione anche se avesse segnati il due a due, anche se lì Provedel è stato magnifico, tanto quanto Plizzari.

Quello che non abbiamo capito e che sicuramente ci spiegherà Pochesci nel post partita e nei prossimi giorni è la scelta di aspettare l’Empoli (per tutta la partita) e poi ripartire in contropiede. Quasi andando “contro” quella che era stata la filosofia e la natura della Ternana in tutto il girone d’andata. Le Fere non sono riuscite a tirare fuori quell’anima offensiva che aveva sempre avuto e che magari con quelli interpreti in campo ci si aspettava, soprattutto in corso partita. Perché è vero che le gare vivono di fasi, ma la fase dell’attacco per i rossoverdi c’è stata solamente dal 35’ del secondo tempo in poi. Forse troppo poco.

Non è certo Empoli il campo in cui la Ternana avrebbe dovuto fare punti, ma comunque i punti vanno fatti. E la Ternana, seppur con una gara diversa dal solito, li stava per fare: forse è proprio questo il rammarico più grande. L’interrogativo a cui non riusciamo a dare una risposta: cosa sarebbe successo se la squadra avesse osato di più?

Nel frattempo battesimo rossoverde per due dei tre nuovi acquisti: non era la partita migliore per valutarli (soprattutto per Statella che ha pensato più alla copertura per esigenze tattiche che all’offensiva) ma abbiamo già capito che lo spirito c’è. Guerriero. Quello che serve da qui alla fine del campionato per arrivare alla salvezza.