Nelle ultime 4 partite la Ternana non ha mai vinto. Nelle ultime 6 ha vinto soltanto con il Modena, con una buona dose di fortuna. Nel 2023 solo due le vittorie (contro l’Ascoli, oltre Modena, anche quella sofferta) a fronte di 3 sconfitte e 2 pareggi. L’era Andreazzoli non sta portando i risultati sperati. Dal suo arrivo le sconfitte sono 6, le vittorie 3. E quello che pesa di più è che questa Ternana sembra aver perso sicurezza e certezza. E che sia in balia degli episodi. Anche oltre i propri meriti.
Poi va detto anche però che per la quarta partita consecutiva il protagonista diventa ancora l’arbitro. Rischia davvero di diventare un alibi e quindi rischia di essere un ostacolo per il miglioramento della squadra. Perché le squadre possono anche essere più forti degli errori (ed orrori) arbitrali. Pensate al Pisa, ieri sera, contro il Perugia. Un gol annullato per millimetri, un’espulsione incomprensibile e un rigore generoso fischiato contro. Ha avuto la forza e la bravura di ribaltarla. E questo succede alle grandi squadre, che sono in fiducia, che hanno una grande struttura mentale e tecnica e magari anche un pubblico numeroso (come ha sottolineato D’Angelo nel post partita). Ma la Ternana, ancora, non è in quella condizione psicofisica. E basta poco per rompere gli equilibri, basta poco per far cambiare il vento. E così anche gli episodi arbitrali contano eccome. Soprattutto quando non sono chiari.
L’espulsione di Proietti a noi è sembrata eccessiva. La gamba era alta: ma se colpisce l’avversario (Giraudo) o meno non si capisce proprio. E’ stato in generale l’atteggiamento della direzione arbitrale a non convincere in generale, oltre che il singolo episodio. Un atteggiamento che ha certamente indispettito i rossoverdi. Certo è che se – nonostante le proteste – l’atteggiamento degli arbitri rimane questo e la Ternana ha sempre modo di lamentarsi o a Terni siamo troppo vittimisti oppure qualcosa non sta girando per il verso giusto.
Il vero problema a cui gira intorno questo momento della Ternana è proprio questo però: che basta un episodio per far cambiare l’umore e la prestazione. E questo non deve succedere. La Ternana aveva nettamente in mano la partita, aveva dimostrato di essere certamente più forte del Cittadella. 5 palle gol nitide. Tutto si è dissolto in un rosso, immeritato. La Ternana prima si è abbassata, poi ha concesso il tiro agli avversari, squadra che non muore mai.
Questa Ternana ha bisogno di sicurezze, avrebbe bisogno di vincere per dimostrare soprattutto a sé stessa di essere forte, di poter essere più forte anche delle situazioni arbitrali non chiare. Perché ce l’ha nelle corde. Ma oggi (ancora) non ci riesce.
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