Per favore ora non pensate di vincere il campionato. Non pensate che sia obbligatorio andare in serie A. Ma comunque questa partita ha dimostrato che la Ternana c’è. Nella testa, nel gioco e negli uomini. Che è la cosa più importante, indipendentemente dal passaggio del turno, che è solo una soddisfazione in più (a proposito il prossimo turno sarà il 15 dicembre, contro il Venezia a pochi giorni dal derby), per magari regalarsi un’altra bella serata come questa.
La Ternana c’è e si è mostrata al grande pubblico. Al di là dei demeriti (soprattutto in difesa) del Bologna, la Ternana ha dimostrato di mantenere i suoi principi di gioco anche contro una squadra certamente più forte. Non ha avuto paura e se l’è giocata alla pari, senza paura.
Con questo atteggiamento è arrivato un primo tempo perfetto. Forse il Bologna si è trovato sorpreso, sicuramente ci sono state delle indecisioni difensive clamorose. Ma la Ternana ne ha approfittato (peraltro non a pieno, visto che Donnarumma ha tirato sul palo il rigore) proprio come voleva Lucarelli. In serie B nessuno ti regalerà nulla e quello che ti costruisci dovrai capitalizzarlo. Questo è stato fatto: Agazzi ha visto lo spazio per il tiro: gol. Salzano ha visto Donnarumma in area: testa e gol. Donnarumma ha visto Peralta in area (a proposito fra assist e tiro un gol magnifico): gol.
La Ternana ha giocato concentrata, corta, rapida, agguerrita. Ha giocato di qualità, con i dialoghi fra Falletti, Furlan, Peralta e Donnarumma. Ha aggredito dietro, ha accompagnato con la difesa. Non ha subito troppo e ha controllato la gara.
E così anche nel secondo tempo, forse anche troppo. Sul 5-1 con 35 gradi all’ombra ha commesso l’unico errore della serata: sentirsi appagata. Eccola allora la differenza con gli altri campionati: il Bologna non perdona. Sotto le frustate di Sinisa si è rimessa a testa bassa a pressare la Ternana. E quando avanti hai Musa Barrow, Orsolini, Arnautovic, Soriano… diventa difficile non fare gol. Una sbavatura ci sta, due pure.
Ma la Ternana è stata grande ancora una volta. Perché ha saputo resettare, ha saputo riassettarsi, rimettersi in ordine e nonostante mancasse solo un gol per tornare in parità, il Bologna è rimasto lì. Con fatica e determinazione la Ternana ha portato a casa il risultato, 20 minuti sono lunghi e non ha disdegnato di attaccare. Lucarelli dalla panchina ha dato le disposizioni per cambi di sistema di gioco, non di mentalità.
La Ternana è tornata, la Ternana non se n’è mai andata.
Siamo solo all’inizio, non è successo ancora nulla. Ma vedere la solita Ternana ci ha fatto enormemente piacere. Perché è la mentalità la base su cui si costruisce
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