UNICUSANO SI…UNICUSANO NO…
Non è uno scioglilingua…
Ma è il dilemma che attanaglia ed appassiona !
In effetti, due sono le correnti di pensiero che attualmente alimentano incandescenti discussioni tra i tifosi della Ternana.
Da una parte si schierano coloro che sono perfettamente soddisfatti del nuovo andazzo societario, apprezzandone innanzitutto la chiarezza nella comunicazione e, più in generale, il progetto attualmente portato avanti.
Questa parte dell' opinione pubblica rossoverde ritiene che una formazione composta da ragazzi prelevati da una categoria inferiore, integrati con qualche giovanotto promettente e, soprattutto, animati dal sacro fuoco dell'agonismo e dell' attaccamento ai colori sociali, possa ottenere risultati impensabili anche in un campionato complicato e tortuoso come quello di serie B.
Insomma, sono tifosi (e anche addetti ai lavori) che hanno tranquillamente avallato la linea di condotta di Unicusano, elogiandone, oltre alla progettualità, anche l'arte della comunicazione, cosa dimenticata a Terni da circa 14 anni.
Anche il fatto che la squadra sia stata affidata a un tecnico semisconosciuto e del tutto a digiuno delle problematiche tipiche della Cadetteria, è stato accettato con speranzoso ottimismo, nella convinzione che sia, ovvero che sarà proprio l'unità di intenti, lo spirito di gruppo, l'attaccamento colori sociali, in poche parole la "fame", anche del mister, a permettere alla Ternana di volare alto nel prossimo campionato.
Opinione questa più che rispettabile.
Sull'altra sponda, invece, siedono gli scettici; in verità la maggioranza dei tifosi, molti di meno invece gli operatori dell' informazione.
E cioè tutti coloro che, per nulla affabulati dai proclami di patron Bandecchi e del presidente Ranucci, giudicano con estremo realismo il calciomercato portato avanti finora dal direttore sportivo Evangelisti, valutandolo del tutto incongruo ed inadatto per la serie B e auspicando di conseguenza una robusta iniezione di giocatori di categoria, che sia tale da poter giustificare in qualche modo le assai poco velate ambizioni di play-off e addirittura di subitanea promozione in serie A sbandierate ai quattro venti dalla nuova proprietà.
Per questi tifosi il solo pensiero di dover disputare un campionato di serie B con una squadra che, a loro dire, non salirebbe oltre il decimo posto in Lega Pro, equivale ad un suicidio annunciato.
Viene contestato, sia pure bonariamente, anche l'eccesso di comunicazione da parte della nuova proprietà e, soprattutto, l' aver proclamato di voler perseguire senza il benché minimo "pudore" progetti più che arditi, ben consapevoli che in serie B anche con investimenti faraonici è impossibile programmare in anticipo un qualsiasi risultato.
Ne sanno qualcosa anche non molto lontano da qui…
Figuriamoci poi con una squadra fatta di giocatori inesperti della categoria!
Ed anche questa è una linea di pensiero rispettabile al pari all'altra.
Ma su una cosa, se non altro, concordano tutte e due le fazioni: ovvero sulla necessità di "aspettare".
Sull' esigenza, quindi, di dare tempo ad Unicusano per portare avanti compiutamente il proprio progetto e, soprattutto, per dare seguito alle promesse di rinforzo della squadra annunciate ripetutamente, ma fino a oggi non concretizzate.
E perciò…non ci resta che attendere!
Ad essere sinceri, il sol pensare che un gruppo imprenditoriale così poderoso e così famoso come quello dell'Università Niccolò Cusano, addirittura pubblicizzato sulle pagine dei quotidiani nazionali e sui network televisivi più importanti, possa inciampare così maldestramente su false promesse fatte solo per conquistare la piazza ternana o per farsi dell'altra pubblicità (che, in questo caso, sarebbe però tutt'altro che positiva), appare assolutamente inimmaginabile !
Sarrebbe un vero e proprio clamoroso autogol di proporzioni bibliche!
Il fatto è che noi ternani (tifosi e addetti ai lavori), "ammaestrati" come siamo stati dai 14 anni di dittatura Longariniana, non possiamo NON buttarci in infinite e contorte diatribe, data l'assoluta novità rappresentata dall' estemporaneo avvento alla guida della Ternana di Patron Bandecchi.
Ci scuserà quindi il Grande Capo se ci permettiamo o, per meglio dire, se mi permetto di fare esercizio di sana aspettativa, senza con questo voler mettere in discussione la perfetta buona fede dei programmi di Unicusano. Perlomeno al momento.
Ma il popolo rossoverde non può sicuramente fare a meno di assumere un simile atteggiamento attendista.
Quindi e in conclusione, ritengo che a Terni non esista nessun partito dell' "Unicusano si" o dell' "Unicusano no", ma solo tanta gente innamorata perdutamente dei propri colori che, dopo le promesse e i proclami, ora aspetta i fatti.
A voi la palla cari Dirigenti…