Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?
La frase latina sopra sopra riportata tradotta letteralmente, significa "Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?"(Cicerone, 1 Catilinaria).
Queste violente parole costituiscono il celeberrimo "incipit ex abrupto" della prima delle orazioni Catilinarie, pronunciata da Marco Tullio Cicerone di fronte al Senato romano l'8 novembre del 63 a.C. per denunciare Catilina, il quale osò presentarsi in senato dopo aver complottato contro Roma e aver tentato di far uccidere lo stesso Cicerone, che proprio di Roma si riteneva il più ardente difensore.
L'espressione appartiene anche al linguaggio comune e viene usata con l'intenzione di accusare il suo destinatario di abusare della pazienza, dell'indulgenza o della buona educazione di chi la proferisce o del gruppo di cui si fa portavoce.
Cambiando dunque il destinatario della "Catilinaria" sopra riportata, potremmo dunque scrivere:
"Fino a quando, Longarini, abuserai della nostra pazienza…?"
L' ultima, recentissima beffa perpetrata in ordine di tempo dall "ectoplasmatico" Patron della Ternana (e, di riflesso, dal suo entourage) rappresenta forse la goccia che fa traboccare il vaso dell' esausta pazienza dei tifosi della Ternana.
Quale sarebbe questa goccia?
Ma è chiaro: l' ennesima presa in giro (per non dire di peggio) costituita dal calcio mercato "bufala" perfezionato da Zio Edo e dal di lui "facente funzioni".
Tutti, anche i più ottimisti "cortigiani", hanno sotto gli occhi la disastrosa situazione della rosa giocatori a disposizione di Attilio Tesser.
Tutti, dico tutti e per primo il Mister, si aspettavano l' acquisto almeno di un difensore, che potesse ovviare alle contemporanee assenze di Masi, di Ferronetti e Bastrini (entrambe alle prese con la "pubalgia", affezione questa di difficile gestione medica) e degli squalificati di turno (domenica prossima contro il Brescia sarà la volta di Popescu, il migliore dei rossoverdi nella penosa partita col Vicenza).
Addirittura si aspettava un difensore "pronti-via", uno che potesse giocare subito domenica al posto di Popescu; e invece…
E invece, oltre alla "lucrosa" (?) cessione di Brignoli alla Juventus, con conseguente significativa monetizzazione (??) e all' acquisto dei due attaccanti di origine slava Duganzvic e Milinkovic (due promesse, niente più…), nessun altro giocatore è arrivato alla corte di Tesser, con notevole (immagino) disappunto del tecnico ed ennesima feroce incazzatura a carico dei tifosi rossoverdi, i quali non possono fare a meno di sentirsi, ancora una volta e per l' ennesima volta, presi nella migliore delle ipotesi "in ostaggio" da Zadotti & C. e, nella peggiore, presi…in un altro modo…!
Ebbene, sarà finalmente giunto il momento di dire "basta"?
Basta con questa inconcepibile gestione della società rossoverde da parte di Edoardo Longarini, il quale:
1) non contento di essersi fatto vedere a Terni 3 volte in tutto in 12 anni;
2) non contento di aver regalato a Terni e ai Ternani 8 anni di "gestione innominabile", con quel che ne è conseguito sia a livello di risultati sul campo (vi ricordate il grottesco play-out Ternana-Foligno e i voli "Pindarici" di Visi…?), sia per quanto concerne il totale azzeramento di almeno 4 generazioni di giovani calciatori (i classe '89, '90, '91 e '92 – nessuno di loro è arrivato oltre la serie D!), sia per tutta una serie di "estemporanee" (eufemismo) iniziative che hanno comportato praticamente il quasi totale disamoramento della tifoseria rossoverde nei confronti della propria squadra e almeno un salto generazionale;
4) ed ancora, non contento di una gestione societaria assolutamente avulsa dalla città, fredda, a volte arrogante, oscura nelle sue dinamiche e sinergie…
Dicevamo, basta con la gestione societaria di questo Patron, il quale, non contento di quanto sopra rilevato, continua a forzare la pazienza quasi azzerata di città, cittadini e tifosi con anacronistiche iniziative, tipo l' ultima "non campagna acquisti" invernale?
E qui si arriva finalmente alle due correnti di pensiero in proposito attualmente in voga.
La prima: SI a Longarini.
Teniamoci Zio Edo perché in fondo ci garantisce la Serie B, che è un palcoscenico all' altezza della nostra città, ci permette visibilità, belle partite di calcio, ecc. ecc.
Alla fine i soldi, pochi (quest'anno) o tanti (la passata stagione) che siano, sono suoi e quindi è libero di farci quello che gli pare. L' importante è che la Ternana conservi la categoria.
La seconda: NO a Longarini.
Via il Patron e tutta la sua corte. E' ora di farla finita. E' ora di cambiare. Basta con questa dittatura. Meglio ricominciare dal campionato di Eccellenza Regionale che restare in ostaggio di una società che non appartiene né alla storia, né alla cultura, né all' importanza di una città come Terni e di una gloriosa società sportiva come la Ternana Calcio 1925. Io voglio concludere questo editoriale proprio sottoponendovi questo dilemma Amletico: cosa preferireste?
Dite la vostra: l'indirizzo è ternananews@gmail.com.
A voi la palla!
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