Chi si aspetta lo spettacolo ha sbagliato formula e categoria.
L’importante, anzi vitale, era passare il turno, e la Ternana lo ha fatto. Consapevole di avere a disposizione due risultati su tre e giocando proprio su quello. Non ha mai tremato al cospetto dell’Avellino (che l’aveva messa in difficoltà in campionato) e anzi è andata vicino al gol in più di una circostanza, palo compreso.
Non è stata una bella partita, non una di quelle da “Gallo”. Ma è stata una partita efficace.
Innanzi tutto all’allenatore vanno fatti i complimenti. Alla lettura della formazione – confessiamo – eravamo perplessi. Defendi trequartista, Salzano regista, i due difensori centrali cambiati rispetto a sabato (e forse rispetto ai titolari, viste le scelte pre-Covid). Dopo la finale persa serviva una scossa immediata, per mettere subito la testa sulla partita con l’Avellino. E non potevano che pensarci i due capitani: Mammarella mette davanti alla porta Defendi e arriva il primo pericolo per l’Avellino e il palo.
La Ternana con questo strano trequartista funziona. E’ aggressiva, tonica, dinamica. Riesce a chiudere l’Avellino nella propria metà campo e fa subito capire che stasera non si scherza.
Ripetiamolo perché sennò sembra che stiamo raccontando un’altra partita: non è stata una Ternana spumeggiante. Ma è stata una Ternana tonica. Sicura. Quadrata. Non servono i fronzoli in serate come questa: serve la sostanza. Quella di Bergamelli e Diakité, quella di Paghera. Quella di un Defendi trequartista che interpreta a modo suo il ruolo ed esattamente come voleva Gallo.
Serviva far capire prima di tutto a sé stessi che la Ternana c’è. Era troppo importante passare il turno e farlo di autorità. Sarebbe stato meglio vincere? Sì, ovvio. Sarebbe stato meglio sbloccare gli attaccanti, che anche stavolta sembrava avessero l’allergia al tiro pericoloso. Ma per fortuna ci sarà tempo. Per fortuna ci sarà un’altra partita per prendere la mira ed il tempo. Per ritrovare la forma e rimanere in corsa.
E speriamo che questi giorni servano anche all’ambiente, presidente in testa, per ritrovare quella spinta che serve per centrare l’impresa. Non sarà facile, ma non è impossibile.
E’ mancato il gol, non la prestazione. E su questo dovrà insistere Gallo. Finora nelle partite giocate in questo primo turno di playoff non ci sono state sorprese, ma l’unica partita in cui si è segnato è stata Catania Francavilla. Le altre 3 sono finite tutte 0-0 (Catanzaro-Teramo, Novara-Albinoleffe e Padova-Sambenedettese). Ora sotto alla prossima. Con delle certezze in più. Indispensabili.
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