“VAMOS A GANAR, CHICOS!”
Gran Ternana contro il Foggia, ma un arbitraggio (di un "pugliese"!) a dir poco parziale e lo sgradito riaffiorare di qualche topica difensiva che sembrava dimenticata, hanno impedito alle Fere di cogliere quel successo (più che meritato) che avrebbe riacceso in maniera ancor più consistente il sogno della salvezza.
Comunque siamo lì, ad un passo e mezzo.
La squadra gioca FINALMENTE al calcio (grazie, De Canio) e ha ritrovato anche l'affetto del suo pubblico (oltre 7.000 presenze martedì sera al Liberati).
Dunque continuiamo a crederci.
E questo editoriale potrebbe anche chiudersi qui.
Senonché…
Senonché domenica si gioca il derby contro il Perugia.
E non contro "quelli là" come qualcuno assai poco elegantemente ha definito la squadra del capoluogo, dimentico anche dei più basilari concetti di quel "savoir faire" che dovrebbe ispirare ogni professionista.
Massimo rispetto invece per i Grifoni.
La squadra dell'ex Roberto Breda è decisamente molto forte.
Un buon portiere (Leali), una difesa compatta ed esperta sapientemente guidata da giocatori del calibro di Del Prete e di Volta, un centrocampo che unisce tecnica, agonismo e corsa in giuste dosi (e manca un certo Bandinelli… auguri di pronta guarigione!) e due attaccanti già oltre la soglia dei 30 gol (Cerri e Di Carmine).
Più il valore aggiunto: Alessandro Diamanti.
E scusate se è poco.
Poi un Presidente competente e passionale che guida una società perfettamente strutturata ed organizzata e un D.S., Goretti, di quelli veri.
Quindi domenica si va su a buscarle?
Ma manco per niente!
In verità credo che il "Golia-Perugia" debba avere molto rispetto e anche paura del "Davide-Ternana", perché, diversamente, rischia di prendersi una bella sassata mortifera in piena fronte…
La Ternana di Gigi De Canio non è più la squadretta isterica ed irrazionale di prima.
Magari non avrà la qualità del Perugia, ma ha dalla sua la consapevolezza dei propri "trovati" mezzi (non "ritrovati", si badi bene, perché prima non ce n'era la contezza).
Ed in più ha la spinta eccezionale costituita dalla convinzione di poter arrivare ad un risultato fino a poche settimane ritenuto addirittura impensabile.
Non avrà i nomi altisonanti dei Grifoni, né giocatori stranieri in grado di fare la differenza
(Marko Pajač, Gustafson, Colombatto, ecc.).
Ma i ragazzi in maglietta rossoverde ora hanno un cuore grosso così da buttare oltre l'ostacolo.
E poi hanno la conoscenza dei propri limiti e, soprattutto, la voglia di superarli.
In fondo il Perugia è stato costruito per andare in Serie A, mentre dalle nostre parti, con la squadra allestita in quel modo a dir poco "razzotico", questo obiettivo era solo nella testa e nei proclami di Bandecchi…(e qui ci starebbe bene un' emoticon soavemente ironica…).
Ma ora la Ternana "esiste".
Ora è una squadra degna della categoria.
Anzi, a ben guardare è una delle tre o quattro formazioni più in forma del momento, insieme all'Empoli, al Parma ed al Foggia.
Quindi nulla è impossibile.
Nulla è precluso.
E se le Fere dovranno guardarsi, tra l'altro, dalle scorribande sulle fasce dei fortissimi cursori del Perugia e dal piede ispirato di Bonaiuto, i Grifoni faranno bene a mettere una catena al collo di "Speedy Gonzalez" Carretta e a guardarsi dalla lama affilatissima del "Tagliagole" Montalto.
Pareggio annunciato dunque…?
Mi ripeto: ma manco per niente!
Stavolta vogliamo festeggiare noi "inferiori"!
E sarebbe pure ora!
Per cui… chiedendo anticipatamente scusa al grande Martin Luther King, lasciatemi dire in conclusione "I have a dream":
VAMOS A GANAR, CHICOS!