Vendere o non vendere: that is the question…

Vendere o non vendere: that is the question…

Il titolo dell’ editoriale? Un vero dilemma Amletico…
Intanto però la trasferta di Trapani diventa se non proprio decisiva, comunque assai delicata…
Chi l’ avrebbe detto mai appena un mese fa, dopo la vittoria col Brescia nella miglior partita interna dell’ anno e il pareggio (stretto) ottenuto a testa altissima a Bologna, quando un po’ tutti si fantasticava addirittura di un rapido aggancio ai play-off , che a distanza di pochissimo tempo, al contrario, sarebbero riapparsi i fantasmi dei play-out?
Eppure sono bastate altre due disgrazitissime partite interne (le ennesime) contro Latina ed Entella e la sconfitta netta in quel di Livorno, associate ai recuperi a dir poco sorprendenti di altre formazioni che apparivano in crisi (Modena, Latina e la più che mediocre Virtus Entella in particolare) per mettere la Ternana per la prima volta nella stagione a due soli punti dalla zona retrocessione, con la prosepettiva di due prossimi impegni difficilissimi, se non addirittura decisivi, per il futuro delle Fere: la “concorrente diretta” Trapani in Sicilia per l’ appunto sabato prossimo e lo “schiacciasassi” Carpi in casa successivamente.

Lungi dalla testa di chi scrive il voler fare del terrorismo psicologico gratuito, ma credo che sia il caso di cominciare a guardare in faccia la realtà a muso duro.
La paura di rimanere coinvolti nella lotta per non retrocedere c’è eccome!
Soltanto uno sprovveduto ottimista potrebbe continuare a parlare di momentanea crisi di risultati, provocata tra l’ altro da una serie indicibile di infortuni e squalifiche e di prossimo, sicuro ritorno ad un trend di tranquillo cabotaggio di media classifica.
In realtà, nessuno si può nascondere che la miserrima ristrettezza della rosa della squadra, aggravata dalla qualità purtroppo mediocre di qualche elemento, la ridicola “NON” campagna di rafforzamento invernale e, soprattutto, la continua ridda di voci sulla presunta cessione della società, spesso blaterate a puro scopo pubblicitario (voci che certo non aiutano a stabilizzare ambiente e giocatori), stiano mettendo la squadra di Tesser in condizioni tali che ipotizzare un futuro semplicemente “tranquillo” appare pura utopia.
Ed ecco, dunque, che, tra un acquirente ed un altro, un infortunio più, un infortunio meno, una squalifica qua ed una squalifica la, si a va a Trapani a giocarsi non dico il campionato (che è ancora lungo, ma questa potrebbe non essere una fortuna), ma sicuramente una buona fetta di certezze!

E’ dunque necessario che la squadra faccia blocco attorno a se stessa e al proprio tecnico, isolandosi dal contesto divenuto nel frattempo ancor più isterico e frammentario di quanto non lo fosse già prima.
Credo che si possa ragionevolmente convenire con questa affermazione, in quanto non dovrebbe essere facile per nessuno degli addetti ai lavori (tecnico e giocatori) fare quotidianamente i conti con tutta la ridda di voci inerenti alla più o meno imminente cessione della società e, contestualmente, con lo strepito costituito dalla ormai conclamata e quotidianamente diffusa volontà dell’ attuale “management” di abbandonare la piazza, essendosene la stessa nel frattempo riccamente fregata di quella che invece è (era) la pressante necessità – ben oltre il limite dell’ indispensabile – di rinforzare adeguatamente la rosa giocatori a disposizione di mister Tesser.
Dunque, soltanto ricreando quelle condizioni di assoluto distacco dal tumultuoso ambiente esterno si può sperare che l’ attuale travagliato momento della squadra venga superato, a partire dal delicatissimo confronto di sabato a Trapani, dove è vero che la Ternana troverà un’ avversaria letteralmente in caduta libera, ma anche una squadra verosimilmente motivatissima dal cambio di allenatore, avendo oltretutto ingaggiato un tecnico, Serse Cosmi, più che abile nel saper conferire ai propri giocatori i giusti stimoli e le più feroci motivazioni.
L’ auspicio è che la squadra ritrovi subito se stessa, prima in trasferta e poi – finalmente – in casa, dove sta diventando sempre più difficile trovare la giusta concentrazione per riuscire a centrare l’ obiettivo dei 3 punti, complici le deficienze strutturali della rosa, la qualità non eccelsa del materiale umano a disposizione del tecnico, l’ ambiente sportivo ternano tutt’ altro che “caldo”, l’ eccessivo “conservatorismo” di mister Tesser e, ultimo ma non ultimo, una società più preoccupata di trovare il modo di mollare, che non tesa a salvaguardare il proprio patrimonio calcistico (leggi: Serie B!).
Se i “Signori di Via Aleardi” vogliono effettivamente cedere la società (e almeno su questo sembrerebbe non esserci dubbio in proposito), evitino dunque di strepitare quotidianamente ai quattro venti la loro volontà, cessino una volta per tutte ogni forma deleteria di pubblicizzazione dei loro intenti.
Ci si chiede, anche e a maggior sostegno di quanto sopra affermato, quale credito possa riscuotere negli ambienti che contano (Lega su tutti) una società che, giorno dopo giorno, non perde occasione di manifestare la propria voglia di andarsene dalla piazza attualmente gestita…
Tengano ben conto lor signori che certi “affari” si curano nel segreto delle stanze degli avvocati e dei commercialisti, non certo sulle pagine sportive dei quotidiani! Poi, SOLTANTO A COSE FATTE il business può essere comunicato agli organi di informazione!
Certo, è giusto che la stampa faccia il suo mestiere – ci mancherebbe altro che non fosse così! – ed è più che lecito che voci, illazioni, spifferi e quant’ altro siano oggetto di approfondimento giornalistico.
Ma chi ci dice che questo curioso “eccesso divulgativo” dei Dirigenti altro non sia che un tentativo di “depistaggio” da quelli che sono i reali problemi (sportivi) della Ternana, per giustificare soprattutto il totale assenteismo dal calcio mercato di riparazione e/o da altre amenità del genere…?
Della serie “se devo cedere la società, che spendo a fare i soldi per rafforzarla”…?
Meditate gente, meditate…

A questo punto non rimane da far altro che sperare che la “passeggiata” alle falde del Monte Erice non si trasformi in una vera e propria “Via Crucis”, con tutto quello che ne può conseguire “in fieri”…
Forza ragazzi! Forza Mister! Siamo comunque con voi!
Regalateci un po’ di tranquillità…almeno voi!