Volare basso! Ecco i quattro acquisti che servono per questa Ternana
Avvocato generalista e giornalista pubblicista dal 1984, segue la Ternana dal 1976 ed è stato il primo radiocronista ternano. Conduce su Nuova TeleTerni “La Finestra” ed è ospite a “Teste di Calcio”; ospite anche a Umbria TV.
"Volerò ma non troppo in alto. Perché il segreto è volare basso. E un piccione vola basso. Ma è per questo che ti fa un dispetto".
Così canta Povia nel suo pezzo "Vorrei avere il becco". Mi si perdoni questa divagazione musicale, ma, in fondo, l'attuale momento più che positivo della nostra amata Ternana mi induce a consigliare a tutti prudenza e poi ancora prudenza, soprattutto se alla fine vorremo toglierci qualche soddisfazione (il "dispetto" del piccione di Povia per l'appunto!). In effetti, sento dire da troppe parti che "i play-off sono ad appena 3 punti" e questo mi preoccupa non poco, visto che appena 5 partite fa temevano tutti addirittura una retrocessione diretta.
E' chiaro che il tifoso della Ternana ha tutto il diritto di sognare in grande, vista l'attuale situazione depressa della nostra città, appena mitigata dalle recente definizione (comunque in parte dolorosa) della tormentata vertenza AST; senza poi dimenticare le tribolate vicende degli ultimi 10 anni della storia della società rossoverde, culminate nella grottesca retrocessione in IIa divisione nel celeberrimo play-out col Foligno (con quel gol di Falcinelli a tempo scaduto che grida ancora vendetta. Vero Visi…?), poi solo parzialmente riscattate dalla successiva trionfale cavalcata dei ragazzi di Mimmo Toscano e dall' attuale militanza nel campionato cadetti.
Ma un conto è sognare in grande, un conto è invece favoleggiare su di un repentino inserimento delle Fere nella lotta per la promozione in A, dandolo quasi per scontato! Parliamoci chiaro: questa è una squadra che in questo momento sta dando il 110 per cento e l'augurio è che questo trend duri fino alla fine, ma non ci possiamo dimenticare di due fondamentali variabili:
1) l'estrema "fallacità" del campionato di serie B, dove con due vittorie consecutive ti ritrovi in alto e con due sconfitte di seguito ti vai ad insabbiare nei bassifondi;
2) l'estrema esiguità della rosa della squadra, ulteriormente compromessa da una serie di infortuni che ha dell'incredibile.
Ergo, diamo atto ai ragazzi che stanno disputando un campionato stupendo, fatto di grinta, di corsa, di orgoglio da vere Fere e anche di bel gioco; diamo soprattutto merito ad Attilio Tesser di essere riuscito a tirare fuori il meglio da ogni singolo giocatore a sua disposizione, adattando con sapienza la sua filosofia calcistica alla difficile contingenza; ma resta il fatto che senza una robusta iniezione di forze fresche in sede di mercato invernale, ben difficilmente si potranno evitare ulteriori tribolazioni e patemi d'animo.
E allora la palla passa alla "diarchia" di via Aleardi. Cosa volete fare cari signori? Volete indurre l'ectoplasmatico "patron" ad allargare i cordoni della borsa, vista l'impellente necessità di rimpolpare la rosa con almeno (e dico poco) tre giocatori "pronti-via" e, si badi bene, non il 31, ma appena il 2, massimo il 3 di gennaio (possibilmente due difensori "di categoria" e un centrocampista di razza e magari pure un altro attaccante), al fine di permettere al mister di lavorarci subito e bene, oppure volete continuare a spremere i "reduci" come limoni, rischiando inevitabili e umani cali forma e, soprattutto, altre malaugurate rotture?
Volete dare un senso compiuto a questa meravigliosa, ma fragile macchina che tanto ci sta stupendo ed entusiasmando, oppure volete continuare a fare le nozze con i fichi secchi? Certo, i soldi non sono i vostri, ma, almeno, Voi che avete il dono di poter comunicare personalmente con l'"irraggiungibile", provate a convincerlo che con un moderato (per lui!) investimento quest' anno si potrebbero fare veramente delle belle cose. In fondo solo questo Vi chiede la tifoseria delle Fere; un bel campionato senza patemi e, possibilmente, arrivare un punto sopra ai "cuginetti" di oltre Collecapretto.
A noi tifosi (io mi definisco tale e non me ne vergogno affatto) spetterà solo il compito di sostenere fino in fondo questi bravi ragazzi e il loro eccellente "Capitan Findus" e sono sicuro che questo imperativo categorico sarà adempiuto in maniera più che esaustiva, magari affollando in modo un po' più numeroso il Liberati, visto che la nostra è una squadra che sa anche divertire, oltre che sputare l'anima fino all' ultimo secondo.
L'importante, come ho sottolineato nel titolo, è "volare basso", senza fare troppi voli pindarici, ma rimanendo con i piedi ben piantati in terra, senza mai eccedere in un senso o nell' altro. Poi, se le nostre Fere vorranno continuare a stupirci… beh, come diceva Alphonse Marie Louis de Prat de Lamartine: "Le gioie più grandi della vita sono le illusioni". Perchè negarci questa soddisfazione? E poi…chissà…?