26 aprile 1993, Montevideo. Comincia lì la storia di Felipe Nicolás Avenatti Dovillabichus, figlio di Alejandro Avenatti e di Alejandra Dovillabichus. 10 novembre 2014, Stadio San Nicola. Felipe Avenatti segna il gol decisivo che permette alla Ternana di battere il Bari, in un momento difficile e al ritorno da un infortunio. Ma come è arrivato questo ragazzo dall'Uruguay a Terni?
I suoi genitori gli sono stati sempre vicino e l'hanno sostenuto nella sua carriera da calciatore. Anche in Italia. Il papà, rappresentante di profumi e gioielli, parla l'italiano e l'ha accompagnato a Terni nei primi mesi della sua nuova avventura. Alcuni giorni fa sono venuti a trovarlo e Felipe ha dedicato a loro il gol vittoria. La famiglia ha sempre vissuto a Montevideo, dove Felipe è cresciuto. Ma spesso andava a trovare i nonni a Piriàpolis, a pochi chilometri da Montevideo. Dove è stata scattata questa foto.
Il suo club di "baby futbol", la sua prima vera squadra, è l'Union Vecinal, sempre a Montevideo. Una piccola scuola calcio che ha formato altri calciatori come Ignacio Lores e Martin Cauteruccio. Felipe arriva a 5 anni e ci resta fino a quando ne ha 12. Il calcio era la sua passione, già da piccolino sognava di giocare in Italia. Questa è una foto di Felipe a 11 anni, nel suo ultimo anno all'Union Vecinal.
Avenatti cresce e diventa grande, a 12 anni passa nelle "inferiores" del River Plate di Montevideo. È l'unica, lunga, tappa della sua carriera prima della Ternana. Qui Avenatti diventa un calciatore professionista. Da prima punta, anche se gli piaceva giocare da trequartista nonostante i 196 centimetri. Felipe è sempre stato più alto di tutti i compagni, ma soprattutto ha sempre segnato più degli altri. Al River lo chiamavano "El Flaco": non era solo alto, ma anche molto magro. Dalla maglia numero 9 alla numero 11, ecco alcune immagine di Felipe che cresce nella cantera del River d'Uruguay.
Il club, fondato nel 1932, non è tra i più famosi di Uruguay: Avenatti, però, è il miglior giocatore che sia passato di lì negli ultimi anni, garantiscono gli allenatori del club. È Guillermo Armada, allenatore del River Plate di Montevideo, a lanciarlo. Era il 19 febbraio 2012, aveva 18 anni. Quattro gol alla prima stagione, otto nella seconda.
Si guadagna la convocazione in nazionale del Ct Verzieri per il Mondiale Under 20, dove segna il gol decisivo ai supplementari contro la Spagna. Erano i quarti di finale e si giocava contro la squadra nettamente favorita, ma a pochi minuti dal termine Avenatti regalò la semifinale. La corsa dell'Uruguay finì solo in finale, contro la Francia di Pogba.
Si aprono così le porte dell'Italia, la Ternana batte la concorrenza di Fiorentina, Cagliari e altre squadre tedesche e inglesi. Ha preferito lui una soluzione in Serie B per poter crescere meglio, nonostante altri club offrissero di più al River. Prima stagione di adattamento, quest'anno è già a quota sei gol. E' la storia di Avenatti: a piccoli passi, per diventare grande.
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