ESCLUSIVA – Zampagna: “Il derby per un ternano è tutto! Quando mi chiusi in camera per vederlo…”

E' la settimana del derby e fra le tante voci che vi proporremo in questi giorni di vero avvento per i tifosi rossoverdi, non poteva non esserci la sua. Quella del Ternano con la "T" maiuscola. Abbiamo intervistato Riccardo Zampagna, ecco quello che ha raccontato in esclusiva alla redazione di Ternananews.it:

Il derby regala sempre grandissime emozioni.

"E' vero. Mi sarebbe sempre piaciuto viverlo da giocatore, ma purtroppo nella mia carriera non ho avuto questa fortuna. Ma da tifoso conservo ricordi meravigliosi e fortissimi". 

Ci racconti qualche ricordo speciale che conservi?

"Avevo 14 anni e militavo negli allievi della Spes Montesacro a Roma: era una domenica in cui giocavo di mattina e di corsa tornammo a Terni con un mio carissimo amico romano, che purtroppo non c'è più, che era in squadra con me, tifosissimo della Roma. Gli unici biglietti che riuscimmo a trovare furono per la Ovest, loro riempirono tutta la S.Martino: ricordo il Liberati, strapieno. Si respirava un'atmosfera incredibile ed unica, lo stadio ti trasportava. Non ricordo neanche come finì la partita, ma l'augurio è di rivedere tutta quella gente, in tempi migliori".

Già che ci siamo, ne approfitterei per chiederti di regalarci qualche altro aneddoto…

"Con piacere. Giocavo in A con il Messina ed il derby di Sicilia, Palermo-Messina, si combinava con quello umbro. Ero a Palermo e Ternana e Perugia giocavano di sabato: quando ero in ritiro, presi una camera con maxischermo all'ultimo piano dell'albergo e mi chiusi dentro, da solo. Non ho fatto entrare nessuno quel giorno, nonostante i miei compagni mi rompessero le scatole di continuo (ride, NdR) bussando alla porta".

Non è facile far capire agli altri che cosa significa il derby per un ternano.

"Vivi delle sensazioni speciali, che ti accompagnano dalla nascita, che non si possono trasmettere e che chi è fuori dal contesto non potrà mai capire. Però credo che, al di là della giocata, dello stop e dello spunto personale, ci voglia tanto cuore: grinta, quella giusta, e raddoppiare le forze spese in campo, con quell'ignoranza calcistica che ci ha sempre contraddistinto. I ragazzi devono dare tutto per la gente, la Ternana è la squadra dei ternani, soprattutto in questo momento storico". 

Che momento attraversano i rossoverdi?

"Non conosco le dinamiche dello spogliatoio nè tantomeno vedo come si allenano, ma al momento mi sembra un periodo non buono. Sicuramente l'atteggiamento tattico più accorto adottato in questi ultimi tempi può aiutare la squadra".

Umili, coperti e pronti a ripartire: così deve giocare la Ternana al Curi?

"Quello è l'atteggiamento tattico più adatto, ma attenzione a non esagerare: a forza di difendere, alla fine, il gol lo si prende. A Bari siamo stati fortunati diverse volte, quindi occhi aperti: è importante che gli esterni, col 3-5-2 che è anche il mio modulo preferito, lavorino tanto e che il centravanti tenga alta la squadra. Da questo punto di vista, Avenatti deve migliorare ancora molto sulla tenuta della palla. La differenza la farà il centravanti, sono convinto che la miglior difesa sia sempre l'attacco. Sicuramente, poi, la Ternana è la squadra che ha tutto da guadagnare: il Perugia è partito meglio e ha attese più alte, siamo sicuramente sfavoriti dai pronostici e per questo dobbiamo giocare con tranquillità. Il derby è un mondo a sè". 

Perdonami, ma te lo devo proprio chiedere: tu sei libero di fare tutti i gesti di scaramanzia del caso. Come finirà Perugia-Ternana?

"Spero in un risultato positivo per i rossoverdi. Da tifoso, ovviamente, darei di tutto per una vittoria, ma la classifica in questo momento necessita di punti. Uno 0-0 andrebbe bene".