AIC – Calcagno: “Proclameremo lo stato d’agitazione e se non basterà sciopereremo”
I calciatori italiani sono pronti ad incrociare le braccia. La possibilità che si vada verso lo sciopero dei protagonisti del calcio di casa nostra è stata tirata in ballo niente meno che da Umberto Calcagno, vicepresidente dell'AIC (Assocalciatori) intervistato da Tutto.com
Sarà sciopero?
“La nostra idea resta quella, i contatti con i calciatori vanno in questa direzione: a inizio settimana sanciremo lo stato d’agitazione e a metà della stessa, se nulla sarà cambiato, proclameremo lo sciopero nelle categorie interessate da questo scempio, la Serie B e la Serie C. Spero che non saranno solo i calciatori a fermarsi ma le avvisaglie che arrivano dalle società di Lega Pro ma anche dalla LND sono rassicuranti in tal senso. La realtà è che si è fatto il favore a 19 presidenti di B a danno di tutto il sistema”.
I club che non sono stati ripescati, intanto, si preparano alla battaglia legale con la Federazione.
“Sono certo, purtroppo, che la FIGC sarà chiamata a pagare ingenti danni ai club e ai calciatori che ne faranno richiesta. Ma non voglio fare comunque un ragionamento giuridico bensì politico. Se ritenessimo lecita una situazione di questo tipo, in futuro non ci sarebbero più norme certe".
Cosa vi auspicate?
“Ovviamente una B a 22: serve programmazione per non ledere i diritti di calciatori e società. Siamo da tempo dell’idea, come AIC, che il sistema calcio deve essere rivisto per dare più fondi alla B ma anche alla C. Bisognerà capire quante società potrebbero far calcio per avere una maggiore sostenibilità di sistema. Ma deve essere una riforma condivisa: prima nuove norme su iscrizioni, controlli e sostenibilità, poi i format, non il contrario.
Tutto potrà avere inizio solamente con una nuova presidenza federale, con le elezioni. Le componenti federali che hanno chiesto dal 18 di maggio nuove elezioni si sono rese conto che negli anni passati ci si è persi in diatribe che erano sciocchezze rispetto al caos creato da questo commissariamento”.