All’Olimpico entrano le bombe e al Liberati controlli assurdi: due pesi e due misure

Ieri sera il calcio italiano ha letteralmente toccato il fondo con quanto è accaduto all'Olimpico in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Sarebbe luogo comune dire che di mezzo ci sono sempre i tifosi partenopei, ma è il calcio in se che ne è uscito a pezzi dopo i fatti di ieri. L'agguato ai tifosi del Napoli è assolutamente da condannare, sintomo di una deficenza innata di qualcuno che non si può definire tifoso ma solo un criminale.

Fa anche specie quello che è accaduto poco prima della gara. Marek Hamsik cha va ad assicurare i propri tifosi che il ragazzo coinvolto negli scontri non è in pericolo di vita e tifosi che reagiscono con un ampio lancio di fuomogeni, petardi e bombe carte. Al termine della gara, come ciliegina sulla torta, l'invasione tutt'altro che pacifica dei 'tifosi' partenopei che inveiscono contro i giocatori della Fiorentina e si dirigono verso il settore occupato dai tifosi viola. Tutto questo di fronte alle più alte cariche dell'Italia e del calcio italiano, completamente impotenti davanti a tutto questo.

D'altra parte, al Liberati per Ternana-Bari, poliziotti e steward hanno impedito a gente comune, come anziani e mamme con i propri bambini, di entrare allo stadio con bottigliette d'acqua e addirittura chiedere il documento per verificare se i bambini erano veramente i loro reali figli. Tutto ciò è incomprensibile. Anche al Liberati si è toccato il fondo e ormai da molto tempo. Chi fa allontanare i tifosi dallo stadio, non è la Ternana in se con le sue presatazioni altalenanti, ma sono queste leggi assurde che vengono rispettate e applicate solo in determinati casi.