BASTA EMULARE I TIFOSI DELLE FERE … E NON CE N’È PER NESSUNO!

Sta volgendo al termine una settimana che definire “surriscaldata” per il pianeta rossoverde, è come dichiarare che al polo Nord è “fresco”, e dopo le polemiche più o meno accese, tutti (o quasi)  aspettano sia conferme che smentite!

Le conferme sono ovvie, e riguardano la dichiarata abnegazione dei calciatori alla propria professione, l’immancabile volontà di uscire dal campo sempre vincitori, e il proverbiale … “attaccamento alla maglia”!

(Per me che sono il solito distratto, qualche saggio dovrebbe tradurre ed interpretare quest’ultimo “concetto”,  del quale tanto si parla, ma che probabilmente mi sfugge).

In sintesi, la dimostrazione che la propria dignità è pari almeno a quella del popolo rossoverde che non ha mai smesso di incitarli!

In molti sostengono che ciò che conta è il risultato, e per certi versi hanno ragione, ma non del tutto.

È tanto, questo si, ma alcune volte è visto come l’unica nota positiva, e può generare illusioni agli osservatori meno attenti, e fra questi voglio comprendere anche me stesso.

Dopo la fantastica prestazione sul prato amico ai danni del Novara, in molti credevano che la Ternana fosse finalmente sbocciata, e che la cavalcata verso le prime posizioni di classifica fosse iniziata.

Ma sette giorni dopo il destino ha subito riservato all’illusa tifoseria una cocente verità, e le certezze sono tornate a vestire i panni del dubbio.

Qual’è la TERNANA? 

La costante attenzione, la concentrazione, la cattiveria agonistica, l’aiuto reciproco, e soprattutto “la profusione dell’ultimo watt di energia presente in corpo per far propria la sfida alla plural tenzone”, sono a mio avviso la cartina al tornasole di ogni avvenimento sportivo di “squadra”!

Probabilmente è da ciò che si deve ripartire, dal “concetto di squadra” che sembra smarrito, volatilizzato, o meglio ancora, sacrificato sull’altare dei colpi di mercato in entrata, che con i loro sonori boati hanno coperto le meste e silenziose uscite di scena di qualche vecchio beniamino mai troppo rimpianto, almeno finora.

È questa la conferma che tutti cercano!

La dimostrazione sul campo di ciò che fino ad oggi è stato solo declamato … “gli undici prescelti a scendere in campo, qualunque sia il loro nome, devono dimostrare di essere una “squadra”!

E saremo in tanti, lunedì sera, ad osservare con molta più attenzione ogni sfumatura della partita, perché questa volta potrebbe veramente essere decisiva, a tutti i livelli, per il futuro della Ternana.

E insieme alle conferme ci sarà spazio anche per le smentite!

Dimostrandosi “squadra”, i rossoverdi smentiranno innanzi tutto le “assurde voci” che ipotizzano uno scollamento nello spogliatoio fra i calciatori, fra i medesimi ed il tecnico, e fra il tecnico ed il direttore sportivo … poi, le ottime prestazioni dei singoli smentiranno i loro presunti limiti tecnici e le accuse di scarso impegno, mettendo definitivamente a tacere ogni polemica sorta a causa di quel senso di frustrazione da mancanza di risultati, comune con la tifoseria.

Tutti vorrebbero sempre vincere, o almeno chi ha il coraggio di dirlo, perché se si partecipa ad un torneo l’obbiettivo non è mai la sconfitta!

E questo vale sia per l’interprete in mezzo al prato, sia per quello seduto sugli spalti, perché un sodalizio calcistico è grande se tutte le componenti lo sono, e la tifoseria rossoverde ha dimostrato di esserlo in più di un’occasione!

Se qualche “interprete del prato” vuole conferme sui tifosi delle FERE, si faccia proiettare le immagini dello “Spareggio di Cesena” (basta questo per farsi capire) e comprenderà come 15.000 “PAZZI” furono protagonisti indiscussi sugli spalti del “Manuzzi” per una promozione in Serie … C1!

In fondo, basta solo EMULARLI!