Un fine settimana più lungo del solito sta aiutando l’appassionata TIFOSERIA della TERNANA a smaltire il carico da stress durato nove mesi, ma anche a riflettere con la mente più libera su quelle che sono state le vicissitudini degli ultimi tre anni in casa ROSSOVERDE.
Il clima si è rasserenato negli animi dei malati di FERE, ma la paura di una catastrofe calcistica sfiorata, e fortunatamente evitata più per demeriti degli altri che per meriti propri, ha lasciato un segno così tangibile nelle loro menti che l’adrenalina in corpo non verrà smaltita almeno fino a quando la Proprietà della TERNANA CALCIO 1925 si sarà pronunciata sui programmi e sulle scelte per il prossimo futuro.
Probabilmente tutte, o quasi tutte, le Società del Campionato cadetto attenderanno gli ultimi verdetti di questo torneo senza fine, che verranno decretati prima dalla finale Playout il 13 Giugno e poi da quella Playoff il giorno 18, per cominciare la programmazione di rito che porterà alla composizione degli Organigrammi e alla scelta dei protagonisti in campo.
E saranno proprio queste scelte che potranno fornire a tutte le tifoserie la logica interpretazione degli obbiettivi per la stagione 2014/15.
Già, la logica …
Ma c’è qualcosa di più illogico del gioco del calcio?
Direi di no, perché se togliamo dalla lotteria delle classifiche, non solo Nazionali ma anche Europee, le squadre che ogni anno e quasi di diritto possono ambire al classico “posto al sole”, le sorprese la fanno da padrona in tutte le Categorie.
Non bastano ne il denaro ne i nomi roboanti di alcuni interpreti per fare il classico salto di qualità e guadagnare punti …
Quelli si guadagnano “sulla carta”, e sono talmente fittizi che si riesce a perderli anche dopo i primi turni di Coppa Italia e prima del fischio d’inizio del Campionato di competenza!
Ci vuole programmazione, capacità di gestione, comunicatività, scelta di uomini appropriati per il progetto prima che di interpreti in ogni ruolo, integrazione con il tessuto sociale della città che li ospita, coesione e unanimità di intenti fin dal primo giorno del ritiro, rispetto per i colori che si è spontaneamente deciso di indossare, ed infine una guida tecnica affidabile che fa del proprio lavoro una missione da compiere!
Prima per il rispetto di un patto fra uomini, e poi per la firma apposta in calce ad un contratto.
Se qualcuno starà pensando che credo nei Miracoli Divini rispondo si, ma quelli sono deputati alla insindacabile Grazia del Signore.
Il protagonisti nel mondo del calcio sono Uomini, ed il miracolo è solo il frutto dell’abnegazione al lavoro e della voglia di emergere … Tutti insieme, fino alla vittoria!
Altrimenti esistono sport cosiddetti “individuali”, e chiunque se si sente talmente bravo e protagonista potrà facilmente cimentarsi nell’atletica leggera più che nel tennis … La scelta è talmente vasta che ha da sbizzarrirsi.
La cosiddetta “Compagine di calcio” deve essere una sola entità, dalla Presidenza fino all’ultimo dei magazzinieri … Solo così si potrà crescere ed arrivare in alto … Lassù, dove osano solo i vincenti, perché … “NON C’È GLORIA SE NON SULLA CIMA”!
Questa frase è scritta sul mio abbonamento e campeggia sopra i colori che amo fin da bambino, ma la cima tanto attesa e sperata, quest’anno, per poco non si trasforma nel peggiore dei baratri!
Nelle due stagioni precedenti a quella da poco conclusa, il “Miracolo degli umani” si era materializzato sotto gli occhi esterrefatti di una tifoseria che quasi non voleva credere a ciò che vedeva … Una tifoseria che era tornata sugli spalti della propria casa a ricomporre quel POPOLO ROSSOVERDE che si era perso nell’anonimato di una nostalgica pattuglia di supporter in cerca di un’identità perduta.
Quella categoria tanto sognata era stata conquistata da un gruppo di sconosciuti ragazzotti alla guida di uno Staff emergente che fa dello stacanovismo per il lavoro la propria ragione di vita, e nell’anno seguente la mantenne sbeffeggiando tutti i pronostici e centrando un lusinghiero nono posto!
Sappiamo tutti cosa è accaduto quest’anno, e tutti si sono fatti la propria idea fin dalle prime battute di un campionato da dimenticare, ma ora che il POPOLO ROSSOVERDE ha tirato il classico sospiro di sollievo è di nuovo in ansia per capire quale sarà il futuro del loro amato Thyrus.
La squadra sarà praticamente smantellata, vuoi per il numero dei prestiti in organico, vuoi per i calciatori con il contratto in scadenza, vuoi per chi verrà ceduto o per chi non verrà riscattato.
Quale sarà la strategia della proprietà non ci è dato sapere, ovviamente, ma il dubbio che con le energie economiche profuse la scorsa estate quest’anno sarà un mercato di "vacche magre”, si profila, facendo tutti gli scongiuri, come un’oscura paura all’orizzonte.
Quali che siano le strategie per affrontare il prossimo campionato, tutti dobbiamo ringraziare chi ci ha regalato la gioia della Serie B, ma qualunque sarà l’obbiettivo da centrare a tutti i costi nella primavera del 2015 la speranza è quella di avere di nuovo fra noi un gruppo coeso di Uomini e protagonisti alla corte di uno Stacanovista del calcio!
Ricominceremo a sognare ripartendo da quella brusca interruzione della notte di S. Silvestro?
Sarebbe il primo sogno a materializzarsi, perché in fondo tutti pensano che il lavoro sia rimasto a metà!
Mancano solo diciassette giorni al game over definitivo che chiuderà i battenti di questa stagione, e fino ad allora, credo, saranno solo chiacchiere da bar.
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