Ciao Velio…

Oggi pomeriggio purtroppo un’altra brutta notizia. Velio De Santis se n'è andato. Aveva 73 anni e non c’era a Terni e dintorni un appassionato di calcio che non lo conoscesse. Se non era stato direttamente allenato da lui o se non l’aveva almeno una volta incrociato come allenatore della squadra avversaria, se non era stato un suo presidente o un suo dirigente, lo aveva visto in tv. Parlava a tutti allo stesso modo, Velio. Diretto, senza tanti giri di parole. Con una schiettezza disarmante, un eloquio popolare. Era un grande conoscitore di calcio e a forza di allenare ragazzi per tutta la sua vita era un grande conoscitore delle tante sfaccettature delle persone. Conosceva le dinamiche dello spogliatoio e quelle della tattica. Era appassionato e appassionante. Aveva il gusto della polemica e della provocazione. Studiava il calcio, amava il calcio. Amava parlare e portare avanti le sue argomentazioni, dotato di grande ironia e autoironia: la sua più grande dote. Ed era un uomo di grandissima cultura, nonostante la tuta sempre addosso: lo testimoniano le sue due lauree.

Era un bravo allenatore e un bravo confidente. Così lo raccontano i tanti ragazzi passati fra le sue mani, che lo apprezzavano per la sua spontaneità. Era una sorta di istituzione nel calcio dilettantistico della nostra città e più in generale della nostra regione. Un punto di riferimento.

Non si è mai nascosto, Velio. E ha sempre provato a lasciare il segno. Come quando si è candidato sindaco per la “sua” Montefranco. E non si è mai preso troppo sul serio, perché poi alla fine, sempre di ‘pallone’ si parlava. Ma proprio perché per lui il ‘pallone’ era una cosa seria, guai a non essere sul pezzo. Una cosa seria e semplice, giocosa e complessa. Il calcio è per tutti e lo capiscono in pochi. Una passione senza fine.

La nostra redazione manda un grande abbraccio alla sua famiglia in un momento così difficile.

Ciao Velio, mancherai anche a noi