Luca Crecco, mancino campione d’Italia con la Primavera 2012-2013 della Lazio e vincitore della Coppa Italia di categoria, è un punto fermo dello scacchiere di Tesser. E della sua vita tra Lazio e Ternana racconta al magazine biancoceleste Lazialità: "Non ho assolutamente perso di vista l’universo biancoceleste".
Il suo sogno, Crecco, è proprio quello. Vero?
«Alla Lazio penso eccome, è ovvio. Seguo sempre le partite con interesse e spero di fare bene con la Ternana per poi tornare a casa e provare a restarci… La Lazio è sempre la mia squadra del cuore».
Come procede la sua crescita?
«A Terni mi trovo benissimo. E’ anche comoda come sistemazione visto che è molto vicina a Roma… A parte gli scherzi: ora sto giocando con continuità, mi trovo bene con il gruppo e con il tecnico Tesser. Per me si tratta di una buona opportunità di crescita, sia sportiva che umana».
Ci racconta la sua evoluzione tattica?
«Nasco esterno basso, però ai tempi della Primavera della Lazio, quando ci fu il cambio di allenatore da Bollini a Inzaghi, ho cominciato a giocare alto, in attacco. Alla Ternana ora faccio l’intermedio sinistro del centrocampo a tre. Ci avevo già giocato in biancoceleste, è un ruolo che sento di poter ricoprire con tranquillità. Mi trovo bene, insomma».
Dura, però, per uno abituato a fare la fascia su e giù…
«Potrei giocare esterno in un centrocampo a cinque, forse naturalmente sono più quel tipo di giocatore. Ma crescere significa anche misurarsi con altre situazioni tattiche. E comunque so di essere più un esterno offensivo».
In B arriva dopo diversi successi giovanili: che ricordi ha di scudetto e coppa Italia Primavera?
«Risultati importanti, che hanno fatto crescere me e i miei compagni di allora. Sono serviti per guadagnare autostima e credere che il percorso fosse quello giusto. Se ci penso mi emoziono ancora».
Torniamo ai grandi: l’attuale Lazio le piace?
«Quest’anno è stata costruita la squadra più forte degli ultimi tempi. E’ completa, ha gente forte in tutti i reparti. Secondo me ha la possibilità di ambire al piazzamento di lusso, da Champions».
Minala ha segnato, lei gioca con continuità. Vuol dire che a Formello ci sanno fare con i giovani…
«Io ho avuto la fortuna di lavorare con Bollini e con Simone Inzaghi, due allenatori bravi e preparati. Con loro abbiamo guadagnato qualcosa tutti, siamo cresciuti. Sento sempre diversi ex compagni e le sensazioni sono le stesse».
Quindi il prossimo passo è quello di finire in gruppo con Di Biagio?
«Lo spero davvero. So che il ct segue diversi miei coetanei, è venuto a vedere anche la Ternana. Una sua chiamata sarebbe fantastica».
Obiettivi di stagione?
«Penso alla Ternana. Abbiamo la salvezza come primo obiettivo, ma penso che potremo toglierci diverse soddisfazioni, magari pensando a qualcosa di più che al semplice mantenimento della categoria».
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