Così Salif Dianda a Radio Galileo dopo il suo ritorno contro il Crotone: "Il rosso? Chi se ne frega, con tutto il rispetto! Il fallo c'era, ma non rosso diretto: ho preso la palla, lasciamo stare. Sono troppo emozionato, troppo contento per quello che per me è un esordio! Ho giocato bene e rischiato di 'purgare' ancora il Crotone, sono molto soddisfatto. Ho fatto contrasti decisi, senza pensare alla gamba: ora è tutto naturale, sono guarito e mi sento bene. Quando Tesser mi ha chiamato stavo per piangere, è stato bellissimo vedere tutto lo stadio acclamarmi, e poi… il grande coro del 'Queency'! Abbiamo gestito male il match, non si prende gol in contropiede in queste partite e soprattutto si sfruttano le occasioni che hai: dobbiamo essere più cattivi davanti al portiere avversario, sennò rischi di uscire dal campo con rimpianti. Abbiamo comunque meritato la vittoria, dedico il mio ritorno alla mia famiglia, alla mia ragazza, a Edo Renosto e alla società: sono davvero felicissimo, ho fatto autografare la maglia di oggi da tutti i ragazzi della squadra la metterò in una cornice".
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