Categories: Focus

Enrico Micheli non voleva la cessione di Mirko Monetta al Verona

Nel numero in edicola questa settimana di Daje Mo', Marco Barcarotti, ha intervistato una vecchia gloria della Ternana come Mirko Monetta. Di seguito l'articolo integrale che potete trovare all'interno di Daje Mo'.

Nella storia di una società calcistica ci sono sempre dei periodi esaltanti, così come ci sono anche quelli estremamente negativi. Ovviamente anche per la Ternana vale questa regola. E se andiamo ad analizzare gli anni Novanta, possiamo notare che è un decennio di alti e bassi continui, con la promozione in serie B nella stagione 1991-92 e il fallimento societario nell’anno successivo, con la ripartenza dalla serie D nella stagione 1993-94 e la grandissima delusione di un play-off  perso al 94esimo contro la Fermana nella stagione 1995-96. Poi, con l’arrivo di Mister Del Neri sulla panchina della squadra, arriveranno due promozioni di seguito, con la riconquista quindi della serie B.

L’ex-fera che abbiamo incontrato questa volta è uno dei protagonisti di questa risalita: Mirko Monetta.

Monetta nasce ad Ivrea (TO) il 14 marzo 1975 e cresce calcisticamente nella Società dell’U.S. Ivrea. Fin dagli esordi il suo ruolo naturale è quello di centrocampista. Arriva in maglia rossoverde nell’estate del 1996, proveniente dalla Pro Vercelli, dove aveva giocato per due stagioni, nel campionato di C2.

Anche la Ternana partecipava allo stesso campionato, ed era reduce da una grandissima delusione dopo aver perso la possibilità di salire di categoria. Nella stagione successiva viene ceduto all’Hellas Verona in serie B, ma l’anno successivo torna in maglia rossoverde per un’altra stagione ancora, questa volta in serie B, dove nel frattempo era approdata la Ternana. Nell’estate del 1999 viene ceduto alla Virescit Alzano in serie B, ma nel Gennaio successivo si trasferirà alla Viterbese in C1. La sua carriera proseguirà poi con diverse formazioni di C1. Oggi Monetta vive ad Aosta, ed è rimasto nel mondo del calcio con il ruolo di allenatore.

Ricorda il rapporto con il calcio nella sua fanciullezza?

“La mia infanzia calcistica l’ho trascorsa maggiormente nel campetto del mio paese, con gli amici. Invece i miei primi passi da piccolo calciatore li feci nelle giovanili dell’U.S. Ivrea”.

Si ricorda quali sensazioni provò alla sua prima partita da professionista?

“Certo che si! La mia prima partita da professionista fu Pro Vercelli-Pavia, in C2. Fu veramente un’emozione fortissima ed indimenticabile esordire in una società così gloriosa, e farlo sotto lo sguardo di un mito del calcio italiano, come Silvio Piola, in quei tempi sempre presente allo stadio, il quale ho poi anche avuto l’onore di conoscere”.

Nell’estate del 1996 lei approdò alla Ternana. Ci racconta i risvolti dell’operazione?

“Ricordo che Mister Del Neri mi vide giocare nelle selezioni della serie C e mi volle fortemente alla Ternana. Fu la mia prima esperienza in una società importante, e per me fu anche la più bella ed esaltante”.

Come ha vissuto da calciatore la gestione di Gigi Del Neri?

“C’è da dire che il Mister “stravedeva” per me, ed io lo reputo sicuramente l’allenatore più preparato tatticamente che io abbia mai avuto nella mia carriera. Successivamente mi voleva portare con lui all’Empoli, in serie A, ma fu esonerato prima dell’inizio del campionato, e purtroppo non se ne fece più nulla. Credo comunque che la sua ottima carriera professionale se la sia meritata ampiamente!”.

Un campionato quello, subito ricco di soddisfazioni, visto che arrivò la promozione in C1 tanto sognata da tutto l’ambiente. Che ricordi ha di quella stagione?

“Fantastici! Come potrei dire diversamente? IL Liberati era sempre stracolmo di tifosi, ed il campionato fu un testa a testa infinito con il Livorno. Questo comportò ovviamente una pressione grandissima su di noi, ma quella era una squadra vera, con grandissimi “attributi”. Eravamo un gran bel gruppo, e la stagione si dimostrò alla fine, assolutamente esaltante!”.

In quella stagione si tolse anche la soddisfazione di realizzare 6 marcature. Qual è quella che ricorda con maggiore orgoglio?

“La più bella sicuramente fu quella realizzata in Maceratese-Ternana (3-2, il 16-03-1997). Perdemmo, ma fu lì che capimmo che avremmo potuto vincere il campionato. Ed infatti dopo arrivarono otto vittorie consecutive”.

Sempre in quella stagione, come raccontano le cronache dell’epoca, lei fu multato dalla società, insieme a Silvestri, perché “eccessivamente nervosi in campo” in occasione della partita Arezzo-Ternana (1-0, del 02-02-1997). Cosa accadde veramente?

“Fummo multati perché Silvestri venne espulso, ed io per questo motivo ebbi un diverbio con un avversario, in una partita molto tesa e che avremmo meritato senza dubbio di vincere!”.

Al termine della stagione viene ceduto all’Hellas Verona. Una sua scelta o della Società?

“La mia cessione avvenne con la formula della comproprietà, e la Ternana incassò una cifra notevole. So che l’allora Sottosegretario Enrico Micheli fece del tutto per scongiurarla, poi però fu convinto dalla Società, ed alla fine avvenne il trasferimento”.

Ma nell’estate del 1998 fa ritorno in casacca rossoverde. Nel frattempo la Ternana, sempre con Del Neri alla guida, aveva conquistato la serie B. Ci racconta anche questa scelta?

“Come detto, ero in comproprietà con l’Hellas Verona e siccome il Direttore Sportivo della Ternana, Osti, credeva molto in me, mi riportò a Terni, ed io di questo ne fui felicissimo! A Verona le cose non andarono benissimo per me, visto che l’allenatore era Mister Cagni, il quale non aveva nessuna fiducia in me e non mi diede mai una possibilità per dimostrare il mio valore”.

Nel frattempo, a livello societario, nella Ternana c’era stato l’avvicendamento di Gianni con Agarini. Quali le differenze tra i due, per voi giocatori?

“Gianni era un presidente molto passionale e vicino alla Società, mentre Agarini era molto più staccato e poco presente”.

Anche l’allenatore era cambiato. Prima Cuccureddu, poi il ritorno di Del Neri, ed infine Guerini. Con chi si trovò più in sintonia tra i tre?

“Senza ombra di dubbio con Del Neri! Cuccureddu fu un allenatore che mi fece giocare abbastanza spesso, ma secondo me era poco professionale e con poca voglia di lavorare. Invece Guerini quando arrivò creò un suo gruppo, ma anche lui, secondo me, tatticamente non era molto preparato”.

Al termine di quel campionato 1998-99 lei lasciò ancora una volta, e definitivamente, la Ternana per andare alla Virescit Alzano. Questa volta l’addio alle Fere fu una sua scelta?

“Io non sarei voluto mai andar via, però non rientravo nei piani di Mister Guerini, e considerando che all’Alzano c’era il Diesse Osti che mi voleva lì e mi convinse a cambiare aria, così accettai il trasferimento. Voglio però che si sappia che ancora oggi mi pento di quella scelta!”.

C’è una partita dei suoi due anni in rossoverde, che al solo ricordo ancora le provoca emozioni forti?

“Sicuramente quella di Fano (il 15-05-1997: 0-1), giocata di giovedì. Ricordo che per tutta la settimana antecedente non si parlava d’altro se non di quella partita che avrebbe determinato o meno la vittoria del campionato. Quel giorno la città di Terni si svuotò, e lo stadio di Fano, stracolmo, si colorò magicamente di rossoverde. E ricordo bene i molti negozi di Terni con le serrande abbassate, con la scritta “chiuso per Fere”: indimenticabile!”.

In quegli anni la tifoseria rossoverde aveva la fama di essere molto numerosa e passionale. Come la viveva il calciatore Monetta?

“Quando si giocava al Liberati, già durante la fase di riscaldamento entravi in campo e l’adrenalina era a mille vedendo tutta quella gente sugli spalti, e questo ti dava una carica incredibile. Con una tifoseria del genere veramente non ce n’era per nessuno!”.

Chi è stato, nei suoi due anni alla Ternana, il centrocampista avversario che le ha reso la vita difficile in campo?

“Sicuramente Giannini, ex-Roma, il quale all’epoca giocava con il Lecce. Un giocatore veramente formidabile, il quale giocava la palla sempre di prima, rendendoti la vita in campo veramente molto difficile. Praticamente immarcabile”.

Chi fu il compagno di squadra con cui legò maggiormente, anche fuori dal campo? E con chi è ancora in contatto?

“All’epoca legai molto con Onorato, Stellini, Silvestri, Fabris. Oggi mi sento abbastanza spesso, grazie anche ai social-network, con Borgobello, Stellini e Benatelli”.

La carriera di Monetta in rossoverde:

1996-97 (Serie C2): Presenze in campionato: 26, Goal realizzati: 6                                                                               Presenze in Coppa Italia: 2, Goal realizzati: 0

1998-99 (Serie B): Presenze in campionato: 23, Goal realizzati: 2

Presenze in Coppa Italia: 2, Goal realizzati: 0                                                                                                                                     

 

La carriera di Mirko Monetta:

1993-94: Pro Vercelli (serie D)

1994-95: Pro Vercelli (serie C2)

1995-96: Pro Vercelli (serie C2)

1996-97: Ternana (serie C2)

1997-98: Hellas Verona (serie B)

1998-99: Ternana (serie B)

1999-00: Alzano Virescit  (serie B)

/ Viterbese (a Gennaio del 2000) (serie C1)

2000-01: Fidelis Andria (serie C1)

2001-02: Benevento (serie C1)

2002-03: Benevento (serie C1)

2003-04: Ivrea (serie C2)

2004-05: Ivrea (serie C2)

2005-06: Biellese (serie C2)

2006-07: Biellese (serie C2)

2007-08: Rivarolese (serie D)

2008-09: Borgosesia (serie D)

2009-10: Valle D’Aosta (serie D)

                                                               Marco Barcarotti

Visitate il sito www.memorierossoverdi.it: filmati d’epoca, foto, articoli, poesie, collezioni di figurine, biglietti, gadgets, ecc. sulla storia Ternana.

Redazione TernanaNews

Share
Published by
Redazione TernanaNews

Recent Posts

La Curva Nord non ci sta e sciopera in occasione di Ternana-Milan Futuro

Dura presa di posizione degli ultras rossoverdi che domenica hanno deciso di manifestare contro le…

5 ore ago

Torres, Greco in bilico ma Bianchi smentisce: “È il nostro allenatore”

Dopo le tre sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia, la posizione dell'allenatore della Torres…

8 ore ago

Ternana un nuovo ingresso in società: arriva Mangiarano

Un nuovo ingresso in società, che comincia quindi il suo processo di consolidamento, dopo i…

9 ore ago

Loiacono: la chiamata della Ternana e la fiducia nel progetto rossoverde

LOIACONO PARLA DEL SUO ARRIVO IN ROSSOVERDE E DEL FUTURO CON LE FERE Giuseppe Loiacono,…

10 ore ago

Dalla Ternana al Perugia, il nuovo direttore generale sportivo è un’ex Fera

Il Perugia allarga la propria struttura societaria: dopo l'esperienza al Napoli arriva Mauro Meluso nel…

11 ore ago

Milan Futuro avanza in Coppa, Bonera: “Importante aumentare la nostra autostima”

Nel prossimo turno la Ternana sifderà al Liberati il Milan Futuro che intanto avanza in…

13 ore ago