"E' vero che è una settimana speciale per tutti ma c’è da viverla con tranquillità, la partita non va caricata troppo". Lo dice al Corriere dell'Umbria Diego Falcinelli del Perugia per cui il conto è ancora aperto. Il 2-2 si aprì con il gol e l’esultanza sopra le righe di Bojinov, la strigliata al bulgaro da parte dello stesso Falcinelli che si beccò un giallo pesante. “Sono cose che possono succedere, c’era tanta tensione. In un’altra partita – spiega l’attaccante perugino – sarebbe passato sicuramente tutto inosservato”. Però dopo aver segnato il rigore del sorpasso quel giallo si trasformò in rosso per l’esultanza ritenuta eccessiva. “A freddo mi sono reso conto di quanto fosse importante segnare quel rigore, in un derby così sentito si amplifica tutto e per questo sabato c’è da stare concentrati e non ripetere gli errori, anche personali, fatti all’andata”.
Si rinnova la sfida nella sfida tra Falcinelli e Bojinov, quindi, ma si aggiunge anche quella tra Ardemagni e Avenatti. “Io mi tengo Arde – dice ancora Diego -, è un grandissimo giocatore. Questo Perugia ha un collettivo importante, che ha trovato la quadratura giusta nelle ultime 10-12 partite e che può vincere tutte le sette gare che mancano. Arde ci darà una grande mano. Se possiamo giocare insieme anche al Liberati? A mio avviso ci completiamo bene. A Chiavari, in una trasferta molto difficile, abbiamo fatto una grande partita. Bisogna partire dal sacrificio che stiamo mettendo in ogni partita, la base deve essere quella anche nel derby, ne servirà parecchio. Il resto sarà una conseguenza perché le qualità tecniche le abbiamo, sono sotto gli occhi”.
Falcinelli non si nasconde assolutamente e dopo il centro dell’andata “spero nel gol da tre punti stavolta, ma prima viene il risultato e daremo tutto per vincerla, è troppo importante nell’economia della stagione. Ero sicuro che saremmo risaliti in classifica e sappiamo tutti che giocarsi qualcosa di così importante non capita tutte le stagioni”. Ci crede Falcinelli, ci crede il Perugia e “ce la metteremo tutta perché sappiamo quanto conta, è il sogno di ogni giocatore poter giocare certe partite. Il risultato passa dalla prestazione e il nostro impegno non mancherà. Cercheremo di dare una grande gioia a tutta Perugia”. La stessa provata dall’adolescente Diego dieci anni fa, quando i grifoni espugnarono il Liberati dopo 74 lunghissimi anni di attesa. “Ricordo benissimo quella partita, l’esultanza di Fabrizio Ravanelli sotto il settore dei i tifosi biancorossi. Non ho il Grifo tatuato sul braccio, però spero di poter festeggiare come fecero loro”. Anche se i tifosi perugini potranno essere solo un migliaio per delle limitazioni che “purtroppo sono una sconfitta per il calcio, è un peccato”.
L’aria è frizzantina intorno a Falcinelli. Si dice “consapevole” che questa sfida passerà alla storia e potrebbe diventare una pagina indelebile con un perugino protagonista. “Ma non sarà di certo un Grifo all’arma bianca. Il derby è un partita a parte – conclude – si vince con la testa”.
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