Ternana-Avellino è stata una partita ricca di episodi arbitrali da analizzare. Eccoli, di seguito:
PRIMO TEMPO
26' Proteste dell'Avellino per un tocco di mano involontario (?) di Fazio l'arbitro dice no
In questo caso non ci sono dubbi sull’involontarietà del tocco di mano di Fazio che oltretutto è presunto: l’impressione infatti è che il contatto del pallone sia con il fianco e non con il braccio del giocatore della Ternana. In ogni caso rientriamo sicuramente nella fattispecie espressamente prevista dal regolamento del “pallone inaspettato” (sbuca all’ultimo da un groviglio di compagni e avversari) e del “naturale effetto del movimento corporeo” (anzi addirittura Fazio cerca di “nascondere” il braccio dietro la schiena per evitare di commettere fallo).
SECONDO TEMPO
9' Proteste dell'Avellino per un contatto in area tra Meccariello e Castaldo che cade
Intanto le immagini dimostrano che Castaldo parte in posizione regolare, così ci togliamo il dubbio su un eventuale fuorigioco. Meccariello, vistosi superato, si “arrangia” un po’ appoggiando la mano destra sulla spalla sinistra dell’avversario che si lascia cadere appena sente il contatto. Contatto che, va ricordato, non è sufficiente perché ci sia fallo e dunque rigore (o più probabilmente in questo caso punizione dal limite, anche se non è facile decifrare il punto esatto del “concretizzarsi” del presunto fallo): ci vuole “negligenza” oppure deve essere una trattenuta, che si ha non solo appoggiando mano ma usandola per frenare la corsa dell’avversario. Direi che mancano entrambe le condizioni. Decisione corretta anche in questo caso (anzi Castaldo rischia punizione contro e giallo per simulazione). Da notare che in caso di fallo sanzionato contro la Ternana sarebbe stato opportuno anche il rosso per chiara occasione da gol.
19' RIGORE PER L'AVELLINO Masi si oppone al tiro di Schiavon,il tiro carambola sul suo braccio
Questo è il caso più complicato. Rifacendoci al primo episodio dovremmo ritenere ancora che siamo in presenza di un pallone inaspettato perché rimbalza sul braccio di Masi dopo averne colpito la gamba, dinamica che solitamente scagiona il presunto colpevole, e che il braccio di Masi si alza per “naturale effetto del movimento corporeo”. Si ricorderà il famoso caso di Granqvist in Juve-Genoa del quale ancora si discute, seppur dopo il “timbro” dei vertici arbitrali che ritennero corretto non dare rigore (non tutti convintamente…). Non bisogna dimenticare infatti che a prescindere dal rimbalzo improvviso sulla gamba va valutato se il giocatore “tiene le braccia con l’intenzione di costituire maggior ostacolo alla traiettoria del pallone”. Una valutazione molto difficile per l’arbitro che nell’azione in oggetto forse “fotografa” soprattutto un pallone che colpisce un braccio alto e istintivamente assegna il rigore. Tradotto: tecnicamente forse sarebbe stato più corretto lasciar correre, praticamente non si può parlare di errore dell’arbitro.
Per TernanaNews.it, da Milano, Lorenzo Fontani
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