Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina è stato ospite della rubrica “Pezzi da 90” ideata e condotta da Massimo Boccucci sull'emittente umbra Radio Onda Libera.
Tutti aspettano le riforme epocali per la riorganizzazione del nostro calcio: a che punto siete presidente?
“Siamo a buon punto. Si comincia a recuperare con un approccio diverso a livello di certezza delle regole ed efficacia dei controlli. Abbiamo anticipato di 6 mesi, nel dicembre scorso, le regole sulle licenze nazionali ed entro metà maggio verrà varato il nuovo codice di giustizia sportizia. Non ci sono sconti sulle regole”.
Le nostre società stanno facendo calcio al di sopra delle proprie possibilità guardando ricavi, costi, plusvalenze e tutto il resto?
“Le società portano avanti l'attività tra grandissimi sacrifici con le risorse economiche scarse che ci sono. Si soffre la mancata sostenibilità. Ci sono molte criticità, specie in Lega Pro. Le riforme sono un fatto normale con la necessità di controllare”.
Sulle iscrizioni e i format dei campionati di Serie B e C se la sente di escludere un'altra estate da calvario sportivo?
“Lo spero e lo auguro ai tifosi e a me stesso. E' sempre complicato quando c'è di mezzo il fattore economico, ricordando l'estate tremenda del 2018 che non vorrei più rivivere. Spero nell'efficace delle regole modificate. L'anticipo delle iscrizioni al 24 giugno va nella direzione di avere un quadro chiaro in tempi più stringenti”.
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