E' una Ternana piena di qualità ma che non ha ancora lo spirito combattivo e ardente delle stagioni precedenti. Imbottita di buoni giocatori che però ancora non sono diventati la squadra d'acciaio della promozione in B e della stagione a testa alta nel campionato cadetto. Lo slogan dello spot di una nota azienda elettrica sembra fatto a posta per la squadra rossoverde: "Siamo guerrieri. E vincere è possibile se lottiamo insieme". Bisogna uscire dalla crisi al più presto e per farlo serve un gruppo con identità comune e soprattutto umiltà, fondato sul sacrificio, principi che hanno caratterizzato le Fere di Mimmo Toscano. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale il ruolo del tecnico e lo stesso vale per il contributo che deve dare la squadra. Cris Miglietta, Raffaele Nolè, Davide Carcuro, Gianluca Litteri, Pasquale Fazio, Alessandro Bernardi e Salif Dianda sono i reduci della promozione e della salvezza in B, sono i "guardiani della rivoluzione" del Cannibale. Conoscono molto bene la metodologia e la filosofia del lavoro, sanno bene ciò che chiede il tecnico. In poche parole devono essere l'avanguardia del gruppo e devono aiutare i compagni ad acquisire quella identità e quella mentalità che ad oggi non sembra ancora essere stata assorbita.
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