Ho voluto aspettare che la eco susseguente l’incontro di sabato si attenuasse, al fine di dar maggior risalto al ritorno del n. 22 Rossoverde nei panni del protagonista.
90 minuti interpretati come meglio non si può chiedere a chi è deputato a difendere la porta di una squadra di calcio contro avversari che provano in tutti i modi di prenderlo a pallonate, e che hanno portato il giovane portiere della Ternana alla ribalta delle cronache nazionali, meritandosi l’assegnazione del n. 1 nella squadra ideale della 24esima giornata del campionato cadetto.
È stato più volte criticato, anche dal sottoscritto, sia per qualche indecisione nell’esercizio della sua professione, sia per qualche cinguettio decisamente fuori luogo e fuori tempo, ma il ragazzo ha capito che in fondo è solo il lavoro che paga, e che le risposte migliori per la tifoseria, ma anche e soprattutto per gli osservatori di turno che potranno proiettarlo verso quella carriera che a soli 22 anni potrebbe tingersi di rosa, vanno espresse davanti a quel rettangolo verticale del quale ha deciso fin da bambino di ergersi ad ultimo baluardo!
E sabato è stato protagonista assoluto di un’interpretazione perfetta del proprio compito in divisa d’ordinanza, condita da una serie di ottime parate culminate con due prodezze, una per tempo, di livello decisamente superiore alla media, e che hanno reso impossibile ai lupi irpini di divorarsi per la seconda volta in un anno l’intera torta alla fine del banchetto.
E non sono stati solo i voli fra i pali del ritrovato COLIBRÌ ad addolcire un sabato dal sapore amarognolo prodotto da una squadra che, seppur volenterosa, è stata allo stesso tempo timorosa e in parte rinunciataria.
La sua voce non è risuonata cinguettante come il canto di un uccellino, ma “stridente” come quella un’AQUILA che lo ha portato ad ergersi a leader, almeno per un giorno, ma che gli auguro possa coincidere con quello della sua iniziazione a tale ruolo.
Ero allo stadio, ovviamente, e non ho avuto modo di ascoltare in diretta le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Sky nell’intervallo della partita, ma ho potuto apprenderle solo in serata.
L’esternazione di “giocarsela nel secondo tempo con più coraggio alzando le linee” è stato a mio modesto parere un esame orale passato a pieni voti!
Purtroppo però il professore non la pensava allo stesso modo, vuoi per le sue convinzioni tattiche, ma probabilmente ancor di più per il materiale didattico a sua disposizione, e lo stridente urlo dell’aquila è servito solo a dar più forza alle sue ali.
Complimenti ragazzo, quando ti sei meritato la critica sono stato il primo a fartela giungere, ma se si è intellettualmente onesti bisogna essere anche i primi a congratularsi.
Vivi i tuoi vent’anni da Colibrì, ma il sabato torna sempre a mostrare le tue nuove sembianze di Rapace … la Ternana ha bisogno di FERE, e tu hai dimostrato con i fatti che stai diventando una di loro!
Ed ora, dopo aver respinto con i pugni anche l’ennesimo “tiro mancino” scagliato con violenza dalla “sfiga del crociato”, riprenditi al più presto, perché avrai il tuo “da fare” fino a Maggio fra i pali rossoverdi per garantire la permanenza fra le vette dolomitiche ai colori che indossi … Poi potrai spiccare il volo per le Alte cime Alpine, dove ad osare sono solo… le Aquile!
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