Incontro con Sergio Tonini
Chi scrive in questa rubrica fa parte di quella generazione che ricorda, perché li ha vissuti da giovane tifoso, gli anni d’oro della Ternana, i “mitici” anni ’60 e ’70. Probabilmente la mia esperienza può essere considerata rappresentativa anche per tanti altri che hanno il piacere di leggere questa rivista, ed è per tale motivo che mi appresto a raccontarvi una storia che a me ha emozionato in modo particolare e che forse susciterà gli stessi sentimenti in molti di voi, tifosi rossoverdi come me. E’ una storia che ha le radici nella prima metà degli anni ’60 ed ha per protagonista un calciatore che ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore di tutti i tifosi rossoverdi, sia di quelli che ricordano le sue gesta e sia di quelli che non hanno potuto, per un discorso anagrafico, viverle. Il suo nome è Sergio Tonini. Infatti anche i tifosi più giovani hanno comunque un debito di riconoscenza nei suoi confronti, se non altro perché ogni domenica gridando “Fere!Fere!” indirettamente lo ricordano. Fu infatti proprio grazie alle imprese calcistiche in maglia rossoverde di Tonini, al suo ardore messo in campo, che i tifosi cominciarono a chiamare i propri beniamini con l’appellativo di “Fere”, che come tutti sappiamo, nel nostro dialetto questo termine sta a significare “belva feroce”. Tonini nasce a Canneto sull’Oglio (MN) il 01-01-1938 ed era un attaccante di movimento. Dopo aver militato, tra le altre, con il Brescia in serie B, arrivò alla Ternana nell’estate del 1962 quando la Società rossoverde militava nel campionato di serie D e sulla panchina sedeva Mister Carapellese; vestirà la casacca delle Fere per tre stagioni. Nella sua seconda stagione, insieme a Perli, formerà una delle coppie d’attacco più prolifiche dell’intera storia rossoverde, contribuendo così alla vittoria del campionato. Infatti sarà lui a vincere la classifica marcatori del girone, con 20 goal realizzati, contro i 19 del compagno di reparto, contendendosi con lui, fino all’ultima partita di campionato il primato. In quella stagione c’è da ricordare il goal, importantissimo ai fini della promozione, realizzato da Tonini nello scontro diretto contro lo Jesi (Ternana-Jesi 3-2, il 17-05-1964), alla penultima giornata del calendario, in una partita rimasta alla storia, oltre che per il felice esito, anche per la sua crudezza in campo tra i giocatori delle due squadre. Un’altra curiosità da segnalare accadde nella partita del 01-12-1963 (Ternana-Riccione 2-1), quando dopo il goal realizzato, quello che assicurava la vittoria, Tonini reagì con un gestaccio nei confronti del pubblico il quale lo aveva contestato fino a quel momento, scoppiando a piangere subito dopo in preda ad una crisi di nervi. Che dire? Evidentemente a Terni c’è sempre stato un pò il vizio di contestare chiunque, anche i campioni….. Tonini poi rimarrà alla Ternana anche nella stagione successiva, in serie C, non riuscendo però, per vari motivi, a ripetere l’esaltante stagione precedente, e nel Settembre del 1965 verrà ceduto al Tempio Pausania, in serie D. Purtroppo Tonini ci ha lasciato da qualche anno ma lo spunto per dedicargli questo articolo, per certi versi anomalo rispetto alla consuetudine, è venuto grazie ad un messaggio ricevuto tempo fa dal sottoscritto sul proprio profilo Facebook. Ve lo riporto integralmente, anche a dimostrazione che la rete può aiutare a non dimenticare chi, con le sue imprese in maglia rossoverde, ha esaltato i nostri padri ed i nostri nonni, e far conoscere così ai più giovani un pezzo di storia della nostra amata squadra del cuore.
“Ciao Marco, devo raccontarti una storia… Poche notti fa, non dormivo e mi sono messo a giocare su internet. Ogni tanto vado a ricercare vecchie storie dei bei tempi della Ternana e della mia vita. Non sapevo che avevi realizzato il sito www.memorierossoverdi.it, così mi sono subito connesso, e sono andato a vedere le immagini che avevo, un po' annebbiate dal tempo, nella mia mente. Sono rimasto incredulo nel vedere caricati i video delle partite decisive del vittorioso campionato 1963-’64: Fermana-Ternana e soprattutto Ternana-Jesina. E qui devo ringraziarti di cuore: è veramente successo un miracolo! Un'emozione indescrivibile! Alla fine della gara che sancisce la vittoria di quel campionato, i tifosi invadono il campo di Viale Brin. Ci sono le immagini nitide: ad un certo punto, proprio nel centro del campo, si vedono un giovanotto ed un ragazzino che camminano vicini, sbandierando i loro vessilli: si! eravamo proprio noi, io e mio padre!!! Incredibile!!! Appena ho visto le due figure ho sentito un brivido nella mia schiena. Poi, riguardando più volte, ho potuto confermare che quelli che si vedono in quell'immagine siamo proprio noi. Quella domenica eravamo stati invitati ad una prima comunione, ed il pranzo si era tenuto al ristorante che stava davanti alla Cascata delle Marmore. Ricordando sempre quella storica domenica, sono certo di essermi riconosciuto in campo con mio padre proprio perché eravamo vestiti a festa, cioè tutti e due con giacca e cravatta , precedentemente "sfoggiati" alla suddetta cerimonia. Io non avevo ancora 9 anni, mio papà aveva invece 38 anni. Rivedere quelle immagini mi ha commosso, come potrai ben immaginare. C’è da dire che mio padre compare nella foto ufficiale della stagione 1956/57 in campo con la squadra, è il primo in piedi a sinistra, però sotto alla foto, nelle note, non c'è il suo nome, c'è invece scritto "Direttore Sportivo"…ma mio padre era il Cassiere della Società! Probabilmente lo avevano preso perché nella vita faceva quel lavoro presso la Banca Popolare di Terni che, proprio nel 1956, fu assorbita dalla Popolare di Novara. Dopo poco tempo dall'inizio di quella stagione, presidente della Ternana divenne il commendator Lucioli, subentrato al Cav. De Sio. Tornando a quel campionato vinto praticamente con quella partita del 17/5/1964 contro la Jesina, posso dirti che la domenica successiva mio zio, fotografo, mi portò a Città di Castello, dove lui doveva fare un servizio fotografico sulla partita delle Fere. Era quella l’ultima partita di un campionato già vinto. Così ho vissuto la partita a bordo-campo, guardando i miei idoli da vicino. Sergio Tonini (fu lui ad esser definito "FERA" per primo) segnò nel primo tempo il suo 20° goal di quel campionato, vincendo così la classifica dei cannonieri sul suo compagno di squadra Corrado Perli (19 goal). Da allora ho sempre sognato di poterlo incontrare e di poterlo ringraziare di persona per le prime vittorie a cui ho assistito nella mia vita, della squadra della mia città. Solo due anni fa, dopo l'ennesima ricerca su internet, ho scoperto che purtroppo Sergio Tonini era scomparso in una calda giornata d'agosto, mentre prendeva il sole lungo il fiume che scorre tra il suo paese natale, Canneto sull'Oglio (MN), e la cittadina dove viveva, Piadena (CR). Sono stato colpito dalla tristezza e dalla malinconia, così sono partito per un breve viaggio e sono andato in quei luoghi. Alla fine sono riuscito a trovate la figlia di Tonini, la quale è stata felicissima di vedere che qualcuno si ricordava ancora delle gesta di suo padre. Da lei ho appreso che Sergio aveva dovuto interrompere l'attività ancora giovane (29 anni) a seguito di un grave infortunio ad un ginocchio, quando era in forza all'Aquila. Mi ha fatto vedere delle foto incredibili, addirittura di un'amichevole che Tonini giocò con il Brescia contro il Milan, l'estate prima di trasferirsi a Terni, partita in cui si vede il nostro contendere un pallone a …Trapattoni !!! Bei ricordi, memoria e storia si sovrappongono…”
Si, è proprio vero, sono bei ricordi e mi auguro che conoscendo questa triste storia, anche i tifosi rossoverdi più giovani quando grideranno a squarciagola “Fere! Fere!” rivolgeranno un dovuto pensiero a colui che, agendo in campo come una “belva feroce”, fece si che quel motto nascesse e continuasse ancora oggi ad alzarsi nel cielo del Liberati e di tutti gli stadi d’Italia. Sono sicuro che in qualche parte di quel cielo ci sarà il “nostro” Tonini che, orgoglioso, starà tifando Ternana: grazie Sergio!
La carriera di Tonini in rossoverde:
1962-’63 (Serie D): Presenze in campionato: 27, Goal realizzati: 12
1963-’64 (Serie D): Presenze in campionato: 33, Goal realizzati: 20
1964-’65 (Serie C): Presenze in campionato: 20, Goal realizzati: 6
La carriera di Tonini:
1956-’59: Brescia (serie B) Presenze: 5 Goal: 0
1961-’62: Brescia (serie B) Presenze: ? Goal: ?
1962-’65: Ternana (serie D e C) Presenze: 80 Goal: 38
1965-’66: Tempio Pausania (serie D) Presenze: ? Goal: ?
1966-’67: L’Aquila (serie C) Presenze: ? Goal: ?
Marco Barcarotti
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