L’analisi a mente fredda
Sono passate più delle fatidiche 24 ore, entro le quali i residui dell’adrenalina possono distorcere un punto di vista che, seppur personale, vuole essere il più possibile obbiettivo. E allora, prima di proiettarci mentalmente all’incontro di domani sera al Liberati, torniamo per un attimo a Siena e analizziamo tatticamente l’incontro della “sterzata”.
L’assetto dell’undici rossoverde, all’annuncio delle formazioni, è parso ai più difensivistico, con una sola punta di ruolo e una difesa schierata a quattro, seppur anomala. In realtà la copertura degli spazi sul rettangolo è stata pensata e realizzata dal nostro “tattico” per imporre il proprio gioco con una maggiore densità a centro campo, aumentare la pressione sulle corsie esterne e consentire l’inserimento a turno degli incursori per dar man forte al “gioiello di famiglia”, al secolo Mirko Antenucci.
Ora è vero che con i “se” e con i “ma” non si fa la storia, però, senza i due infortuni, l’epilogo della partita sarebbe stato probabilmente diverso.
La fase difensiva ha retto alla grande la sterile pressione dell’attacco, ad aggi, più prolifico della serie cadetta; la fase di interdizione e di proposizione a centro campo ha dettato legge, orchestrata da due esordienti stagionali col marchio di fabbrica; la fase offensiva ha prodotto movimento ed è arrivata a concretizzare l’obiettivo dello sforzo comune: il gol su azione!
C’è ancora molto da lavorare, ma se nell’insieme la squadra è tosta e viva, i protagonisti devono prendere definitivamente coscienza delle proprie possibilità e della propria forza … In un torneo molto livellato dove solo l’Empoli sembra avere un’altra marcia, ma del quale son curioso di constatare la posizione che occuperà in classifica a primavera, niente può essere precluso a questa TERNANA!
Abbiamo una rosa che permette alle indiscutibili capacità tattiche del condottiero calabrese una camaleontica trasformazione in corso d’opera … L’importante è scendere in campo con la grinta di una FERA!!!